10° WallyLalli in Nepal – Deurali – 3° notte sull’Himalaya
3° notte del Trekking dell’Annapurna – Deurali
Siamo a Deurali 3200 sono le 16 del posto e anche se siamo in alta quota il sole si fa sentire.
Il villaggio di Deurali è composto da quattro guest house e ci saranno circa 20 abitanti.
I nostri titolari stanno lavando le coperte per la notte e lo fanno in modo strano: in una grande vasca tipo botte del vino e con i piedi.
Diciamo che la cosa non disturba anche perché quei piedi sono sicuramente più puliti di quelli del mio compagno e in questa situazione credo anche dei miei.
Ci facciamo la doccia, stranamente calda e notiamo che il calore è dato da una bombola di propano con perdite immani di gas e collegata ad un groviglio di fili elettrici (logicamente tutto a norma di legge UE).
Così esultiamo per essere sopravvissuti ad un eventuale esplosione/folgorazione.
Il sole inizia a calare e ci barrichiamo in camera facendo il giro di tutti gli approssimativi infissi della camera per tamponare con mutande e calzini l’ingresso di aria sotto lo zero, in previsione della notte più fredda del tour.
Accendiamo le candele per fare un po’ di luce, dato che Enrico ha perso l’unica fonte di illuminazione che avevamo e quella piccola fiamma mi aiuta psicologicamente a scaldarmi.
A tratti sono anche spinto, dato il freddo, a darmi fuoco ma comunque in caso di strema necessità posso sempre applicare una combustione casuale al mio compagno.
Andiamo a cena e ordiniamo un piatto caldo tipo zuppa e riso, il tutto molto piccante, tanto ormai il fegato e’ incandescente e come bevanda giusto per non mutare il nostro equilibrio interno ci prendiamo una bottiglia di Rum da un litro.
La scusa e’ sempre quella di scaldarci ma inizio a pensare che abbiamo un problema con l’alcool.
Davanti a noi ci sono due turisti, credo Danesi e accanto a me l’immancabile Babu, il nostro simil-sherpa.
I nostri amici si sono già scolati una bottiglia così per evitare gli sguardi maliziosi ed erotici della signora settantenne affamata di calore ci mettiamo a giocare a battaglia Navale con Babu.
Io affondo con pochi colpi e facciamo il tutto in lingua inglese almeno faccio qualche ripetizione.
Poi deluso dalla sconfitta il grandissimo paraculo-sherpa ci insegna un gioco che fanno in Nepal e vuole scommettere dei soldi ma non ha capito che davanti a lui ha incontrato Dimitri ma soprattutto Enrico, due dei più grossi tirchi del centro Italia.
La posta in palio così cambia, da un tornaconto economico ad una notte con la Danese di fronte a noi.
Indovinate chi a perso?………..io………………..Così in preda al panico simulo un violento attacco intestinale e mi dirigo in bagno.
La simulazione si tramuta, dato il freddo e l’impossibilita’ di spogliarsi magari in tarda notte, in attacco reale (carpe diem).
Così ne approfitto, ma il bagno e’ completamente buio ma il mio spiccato senso dell’orientamento mi fa perseverare nel mio scopo.
Torno in camera e non so perché, svengo fino alla mattina dopo.