BIRMANIA 3° Visita alla Shwedagon Paya – G°3 pomeriggio
Shwedagon Paya
Verso le due del pomeriggio arriviamo pian pianino alla Shwedagon Paya, una dell’attrazione turistiche più famose e il luogo di culto più importante di tutta la Birmania.
Il posto, dove Aung San Suu Kyi viene spesso a pregare, da dove nel 1997 fece un indimenticabile discorso alla nazione per la democrazia e da dove 10 anni più tardi partì la rivolta dei monaci.
La struttura è una specie di stadio da calcio, dalla quale si arriva salendo da 4 rampe di scale disposte ai 4 punti cardinali, ovviamente SCALZI.
La piattaforma è divisa in tre parti:
- La parte più esterna è piena di templi, tabernacoli, figure mitologiche e di animali, statue del Buddha, tempietti vari e negozi di fiori
- La parte centrale è una specie di pista del diametro di 300metri
- All’interno della pista c’è la famosa Shwedagon Paya.
Zedi o Stupa dorato alto 100 metri, a forma di campana con terrazze ottagonali, ricoperte da 53 tonnellate di foglie d’oro.
Sopra la campana c’è il famoso ombrello o Hti, ricoperto da 4004 campanelle d’oro, 474 d’argento, più di 2000 foglie d’oro di una tonnellata, 4351 diamanti di 1800 carati, con un diamante unico di 76 carati proprio alla cima.
All’interno che è per lo più pieno e vuoto, si narra ci sono varie reliquie dei Buddha e 8 capelli di Gautama, il Buddha storico.
Siamo entrati pensando al classico monumento da starci mezz’ora ci abbiamo trascorso tutto il pomeriggio, girando la e qua tra i fare tempietti, fermandoci a fare il riposino pomeridiano tra monaci che meditavano fino ad aspettare il tramonto e la sera, in cui tutto si trasforma e diventa magico.
L’atmosfera nella Shwedagon Paya è di pace, rilassatezza, meditazione, tranquillità e appena si fa buio, tutto diventa di un rosso d’orato brillante, molto ma molto suggestivo, sprigionando un’energia che ti prende e ti travolge.
I turisti per visitare Shwedagon Paya pagano 5$.
Verso le otto siamo tornati a piedi al centro, passando per il Sule Paya.
Tempio Zedi dorato di 2000anni fa, particolare perché sta al centro di una trafficatissima rotonda stradale, che incarna alla perfezione i contrasti, le contraddizioni e le bellezze di questo paese.