ETIOPIA 10° Da Bahir Dar ad Addis Ababa in bus – G°9
La sveglia suona alle 4:15, oggi andiamo ad Addis Ababa, la capitale.
Quando usciamo per andare alla stazione degli autobus di Bahir Dar è buio pesto.
Le luci non ci sono, c’è qualche spazzino donna che pulisce le strade con le tradizionali scope.
Dall’hotel alla stazione degli autobus è una mezzora di camminata.
Gente che dorme per terra, gruppi di ragazzi che ci squadrano dalla testa ai piedi e che non hanno una faccia tanto rassicurante.
Della polizia nemmeno l’ombra, mai vista in tutti questi giorni.
Ci piace camminare, amiamo vedere realtà di strada che molti ritengono pericolose, ma che noi pensiamo siano istruttive.
In lontananza si sente la preghiera del mattino proveniente da qualche minareto.
La stazione del Salam Bus è un parcheggio privato.
L’autobus è il tipico pullman occidentale con aria condizionata, televisione, ti passano la colazione e l’acqua. Ci si ferma per pranzo in un ristorantino sulla strada.
Lasciamo il lago e iniziamo a salire e scendere per l’altopiano infinito, che poi è l’Etiopia intera.
Saliamo e scendiamo per strapiombi, ovviamente senza guard-rail, passando da paesaggi quasi lunari a campi finemente lavorati, con case completamente di paia e sassi.
Panorami mozzafiato, asini, mucche, capre e ragazzini che appena ti vedono ti corrono dietro.
Di macchine ne incontreremo una decina in tutto il viaggio.
Anche qui i terreni sono tutti coltivati solo ed esclusivamente con aratri trainati da buoi.
Arriviamo verso le 16 ad Addis Ababa in Meskal Square e a piedi andiamo al Mr Martin’s Cozy Place.
Un ostello che avevamo prenotato ieri via telefono.
La prima cosa che colpisce subito di Addis Ababa sono le impalcature dei palazzi..
Tutte fatte di bastoni, sia per le case a pochi piani sia per i nuovi grattacieli.
Rimaniamo positivamente stupiti dalla guesthouse, anche qui contrattiamo fino all’ultimo birr e usciamo che ormai è sera per fare una passeggiata nei dintorni.