MADAGASCAR 8° Ambalavao
AMBALAVAO
Proseguiamo il nostro viaggio per Ambalavao e trascorriamo tutto il pomeriggio girovagando per il villaggio, tra la stazione degli autobus in cui non ci ho capito niente e la chiesa con la scuola missionaria.
A un certo punto, quasi alla fine del villaggio, vediamo una capanna con un centinaio di persone, tutte che strillano, cantano e ridono.
Proviamo ad avvicinarci, anche perché passa un ragazzo e ci fa segno di seguirlo.
Riusciamo a intrufolarci tra la gente e cosa c’è?
Il combattimento di galli…e gli incontri sono appena incominciati.
All’inizio rimaniamo a guardare passivamente ma poi iniziamo a fare anche qualche scommessa.
Sia a Cuba sia in Messico non ero mai riuscito a vederli da vivo, anche se gli avevo cercati molto, qui, ci sbatto dentro quasi per caso.
Piano piano, inizia ad arrivare molta più gente e diventa quasi una festa, uno dei pochi divertimenti e passatempi del paese.
Al villaggio di Abalavao alloggiamo all’Hotel Boungaville, buone camere, cucina deliziosa e molti turisti, l’unico posto commerciale della città.
In pratica funziona che in tutto il Madagascar da Tana in giù ci saranno una ventina di Villaggi dove i turisti come noi si fermano e in ognuno c’è una o massimo due di queste strutture per dormire e per mangiare.
Tutti i turisti sono portati dalle loro guide queste strutture. Fa strano vedere da un lato, noi turisti e da un lato tutte le guide con i guidatori che come in questo posto sono circa una trentina che hanno vitto e alloggio gratis, un po’ come se fossimo nell’apartheid sudafricano, bianchi da un lato e neri dall’altro. Giunti al villaggio, loro se ne stanno per i fatti loro e tu sei libero di fare o di andare dove vuoi.
La sera alle nove già si dorme.