MEDIO ORIENTE 15° Racconto dei giorni ad Amman – G°13
Dal Wadi Rum mi riportano a Wadi Musa (Petra) dove prendo subito un minibus e in un paio di ore alle 14 arrivo a Amman.
La capitale della Giordania con 2 milioni e mezzo di abitanti.
Formata da 14 colline, abitata fin dal 9.000 a.c., chiamata in passato Philadelphia, ha visto succedersi nei secoli Ammoniti, Assiri, Persiani, Greci, Romani, Nabatei, Omayyadi, Abbassidi e Arabi.
Città importante, ma non troppo, fino al 1887 quando diventa una delle stazioni principali della direttrice della linea ferroviaria Damasco – La Medina, per tutti i fedeli Mussulmani.
E successivamente dal ’48, quando iniziano ad arrivare centinaia di migliaia di profughi Palestinesi.
La città nel bene e nel male si riempie e nel giro di qualche decennio inizia il boom economico con una rapida crescita economica.
Arrivato alla stazione dei bus, prendo un taxi e mi faccio portare al Cliff Hotel, l’ostello che la Lonely definisce il migliore per i backpackers della città.
E secondo me ha ragione.
Poso zaino in una camera con altri 4 letti e da solo me ne vado in giro.
La città di Amman è un formidabile mix tra passato e presente, nuovo e moderno, occidentale e arabo ed è formata dalla:
– Parte Orientale, Down Town con il tradizionale Suq, negozi caratteristici e mercati
– Parte Occidentale, Rainbow Street, con grattacieli, pub, discoteche, centri commerciali
Prendo uno dei tanti taxi guidati da uno delle migliaia di profughi Palestinesi e vado alla Cittadella.
Situata nella parte di vecchia di Amman, su una collinetta Jabel Al-Qal.
Qui si trova tutto il passato di Amman, quando si chiamava Philadelphia, retaggi, resti e testimonianze dell’impero Romano, Greco, Bizantino e Islamico.
Nella zona è possibile vedere:
– Colonne Tempio Ercole
– Foro Romano
– Teatro Romano, costruito nel II° secolo d.c., sviluppato su di un fianco di una colle per ottimizzare l’acustica e per avere il sole sempre coperto. Poteva ospitare fino a 6.000 persone ed ogni tanto vi si effettuano degli spettacoli teatrali e musicali
– Odeon, un altro teatro più piccolo, situato sulla collina da cui si ha una vista a 360 gradi di Amman.
La città è molto piacevole da girare, sia a piedi che con i mezzi pubblici, sia di giorno che di notte.
Oltretutto si mangia molto bene.
Sopratutto in un ristorantino locale sotto il Cliff Hotel in cui fanno del Felafel e del Humus tra i più buoni al mondo e dove ceno per tutte le 3 sere che rimango ad Amman.
Nei 2 giorni successivi la mattina effettuo 2 escursioni diverse con il Cliff Hotel, di cui parlerò nei prossimi articoli e quando ritorno me ne vado a passeggio con qualche ragazzo che incontro nell’ostello.
Riesco a vedere la Moschea dalla Cupola Blu, la moschea che può contenere fino a 10.000 fedeli ed è l’unica moschea di Amman dove è permesso l’accesso ai turisti.
Una sera mi invitano anche a vedere la semifinale di Champion League Barcellona – Chelsea in un locale vicino all’ostello.
E quando termina la partita con la vittoria del Barcellona si scatena una festa paragonabile alla vittoria dell’Italia per la finale dei mondiali.