MADAGASCAR 2° Da Tana all’Andasibe Park
Da Tana all’Andasibe Park
Dopo uno scalo a Nairobi arriviamo ad Antananarivo, la capitale del Madagascar, detta anche TANA.
In dieci minuti siamo fuori allaeroporto, senza nemmeno pagare il visto.
Fuori la porta ci aspetta un ragazzo con un cartello con i nostri nomi, non è Eugene che avevamo contattato via email, ma un ragazzo della sua agenzia.
Ci presentiamo, si chiama Remi, lavora con Eugene, il quale è dovuto andare con altri turisti e ha mandato lui che parla anche molto bene l’italiano, fuori c’è anche l’autista con la Jeep 4×4.
Saliamo e andiamo in un ristorante sulla strada, Cheval Blanc, per discutere il prezzo che al 99% già avevamo accordato tramite email e l’itinerario preciso.
Raggiunto l’accordo definitivo, 1600 euro in due, tutto compreso: alberghi, ristoranti, guide, macchina, acqua, benzina e cinque giorni al mare, Remi ci dice di dargli subito i soldi che devono passare all’agenzia e di aspettarlo li.
Lo guardo e gli dico che non glieli do i soldi subito, lui mi guarda e mi dice di fidarsi.
Discutiamo un po’ e alla fine gli do anche 200€ da cambiare.
Difficile dire se ho fatto bene o no, fino ad ora nei miei viaggi mi è andata sempre bene, avrò un sesto senso, o forse è solo fortuna.
Cmq dopo due ore, ecco puntuale Remi con l’autista, mi da una busta alta 20 cm di banconote (200 €) e partiamo per Andasibe.
Arriviamo all’Andasibe Park alle 18 ma già è notte, nella città non c’è elettricità e non si vede nulla tranne che tutte le case sono in legno.
Dormiamo in un hotel al centro della città, tutto in legno ovviamente, con i bagni in comune e un ristorante molto spartano al piano di sotto.
Per la prima volta dormiamo in territorio del Madagascar.