CAMBOGIA 20° Angkor Wat Storia
ANGKOR WAT STORIA
E cosi sono ad Angkor Wat, e lo devo ammettere, il motivo che più che altro mi ha spinto in questo viaggio.
Angkor, in sanscrito “la città”, “la capitale” è il sito archeologico più grande e uno dei più importanti e affascinanti al mondo.
Fatto costruire da il re Suryavarmani, in onore a Vishnu, era il centro politico-religioso-eeconomico dell’impero Khmer, uno degli imperi più potenti, all’avanguardia, eclettici e misteriosi che la storia ricordi.
Angkor Wat era anche il più vasto centro abitato in epoca preindustriale con centinaia di migliaia di persone.
Il suo splendore va dal IX e XV secolo.
La città dichiarata nel 1992 Patrimonio mondiale dall’Unesco è immersa completamente nella giungla Cambogiana.
I templi principali si trovano in un aerea di 15 x 6 km, mentre tutta l’area è grande 400km2.
Le costruzioni più importanti, arrivate a noi ancora integre sono un’ottantina, mentre un migliaio sono i templi che sono solo rovine.
Il primo Europeo a parlare di Angkor Wat fu nel 1200, da Marco Polo, poi la città misteriosamente scompare, della città più importante e grande si perdono completamente le tracce fino al XVI secolo con qualche testimonianza dei portoghesi che non viene presa molto sul serio.
É solo nel XIX secolo, che un archeologo francese, da notizia della scoperta della famosa e leggendaria “città perduta nella giungla”, la mitica “el dorato”, coperta e nascosta da secoli.
Angkor Wat è stata costruita con criteri urbanistici razionali e moderni, di alta architettura e di altissima ingegneria, disegnata e progettata da abili e esperti ingegneri idraulici che attraverso il perfetto equilibrio tra bacini, vasche, dighe e piscine riuscivano a accumulare l’acqua nei 4 mesi dei monsoni e utilizzarla nei restanti mesi.