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Mescalina Backpacker

Arrivo a Pokhara e prenotazione dell’Annapurna Tour

Ci svegliamo alle 630, facciamo colazione e a piedi andiamo davanti al Palace Royal, cinque minuti a piedi dal Thamel, dove partono quasi tutti i pullman per Pokhara.

Nelle otto ore di tragitto ci fermiamo 3 volte, sia per fare colazione che per pranzare, si sale, si scende, si risale e si riscende, buche e controbuche, animali in mezzo alla strada, colonne di camion che vanno a 20 km all’ora, il bus inchioda, frena riparte, buca e quasi caschiamo di sotto al burrone,  ma io, impassibile  dormo e mi sveglio giusto per pranzare e quando arriviamo a destinazione, dove vedo la faccia di Dimitri molto molto felice per questo viaggio in bus, che lui ama molto.

In otto ore avrà detto 800 bestemmie.

La stazione dei bus sta un po distante, così per 1,5€ prendiamo un taxi per la zona del lungo il lago, lakeside,  dove ci sono la maggior parte delle guesthouse, locali, ristoranti e agenzie.

Avevo mandato un email alla Guesthouse Pushpa, che avevo trovato molto ben recensita su hostelword, ma quando arriviamo ci dicono che è tutto pieno.

Non so perché ma rimango incuriosito e un po’ attratto dagli occhi del proprietario, un ragazzo, Raj Ojha, che mi ispira subito fiducia e allegria. Così gli dico se per favore ci possono trovare un posto per dormire da qualche suo amico e che volevamo, visto che ha anche un agenzia viaggi, organizzare un bel trekking.

 

Io averi preferito aggregarmi ad altri ragazzi ma Dimitri mi dice che vuole stare sette giorni nella più totale tranquillità senza parlare con nessuno e senza sentire una parola di Inglese.

E così facciamo.

Ci dice subito che per i pochi giorni che abbiamo l’unico che può andar bene è un itinerario di 4 giorni con partenza da Nayapul, intorno alla valle con un arrivo massimo a 2800m.

Assolutamente no, noi vogliamo arrivare al campo base.

Ci dice che per arrivare al campo base, ci sono due percorsi, uno che dura 14 giorni e uno 10, noi ce l’abbiamo solo 7.

Così ci guarda, vede la nostra delusione ma anche la nostra volontà di arrivare ad ogni costo alla nostra meta, ci sorride e ci dice: tranquilli, ci penso io.

Ci premette subito, che abbiamo due modi:

1) O farlo da soli, cioè procurarsi i permessi a Pokhara, prendere il taxi fino a Nayapul, arrivare fino al Campo base e riscendere,  tutto in nostra autonomia e con la sua onesta più sincera ci dice che è fattibile, sicuro e non troppo difficile perché tanto da Nayapul al campo base c’è solo una strada ed è impossibile sbagliarsi e ogni due ore di cammino ci sono dei piccoli villaggi dove si può dormire e mangiare,

2) O affidarci a lui che penserà a tutto, permessi, taxi, guesthouse, pasti, andata e ritorno 7 giorni e 6 notti e ci farà accompagnare dal suo brother love (fratello della moglie), Babu, una delle migliori giovani guide (così è stato) della zona.

Non so perché, la mia testa mi diceva di andare senza nessuna guida, ma il mio istinto, questa volta prudente, mi diceva il contrario.

Non avevamo con noi la guida della Lonely, eravamo completamente impreparati su tutte le informazioni necessarie ad affrontare il trekking, purtroppo avevamo massimo 7 giorni, dopo i quali saremmo dovuti tornare a Kathmandu e non potevamo rischiare di fare solo un giorno di ritardo.

Certo, potevamo andare a fare un giro per Pokhara, andando per le decine di agenzie ma c’era qualcosa negli occhi di Raj che mi ispirava fiducia, una fiducia incondizionata.

annapurna trekking 1

Così in cinque minuti ci mettiamo d’accordo sul prezzo, 200euro a testa per 7 giorni e 6 notti all inclusive, esclusi gli alcolici e anche se per me erano troppi e per Dimitri troppo pochi, accettiamo senza far troppe storie.

Ci dice se vogliamo anche un portatore, ma rifiutiamo, cosi ci trova una stanza alla guesthouse affianco alla sua e ci da appuntamento la mattina alle 1030.

 

NEPAL 4° Kathmandu cosa vedere e cosa fare
NEPAL 6° Pokhara cosa fare