COLOMBIA 5° Barichara, la perla coloniale della Colombia – G°3
BARICHARA
Giorno 3°
Visto il fuso orario ancora a nostro favore per la mattina, ci svegliamo alle 6 e usciamo subito a far colazione.
Oggi abbiamo deciso di andare a Barichara, fare il Camino Real fino a Guane, tornare a San Gil dove alle 20 abbiamo prenotato direttamente all’ostello il bus notturno SanGil – SantaMarta con la Copetran, 2 bagni, 18€ partenza ore 20 arrivo alle 8.
L’altra compagnia che parte da SanGil per SantaMarta è la Brasilia che parte alle 18 allo stesso prezzo.
Anche se sono le 6 la città è viva e gia sveglia, e ci meravigliamo dei tanti studenti che vanno a scuola e delle chiese che alle 6 sono tutte mezze piene.
Andiamo alla stazione vecchia dei bus che dista 100 metri dalla piazza principale e per 1,5€ prediamo il bus per Barichara con la Cobras, bus – minibus che partono dalla mattina presto alla sera tardi 20 minuti.
In meno di mezz’ora e 20 km dopo arriviamo a Barichara, la perla Coloniale della Colombia, fondata nel 1700 da Francisco Pradillo, dichiarata nel 1988 “Monumento Nazionale”, una città quasi incontaminata in cui il tempo non è che vi sembrerà essersi fermato, si è proprio fermato.
Barichara, come Villa de Leyva, è il set perfetto dei Film Hollywoodiani stile Zorro, anche se le piazze sono completamente diverse, una immensa e vuota, Villa de Leyva, l’altra più piccola e con un parco in mezzo, Barichara, entrambe con la Chiesa da un lato.
Tutto questo unito a case basse con balconi di legno, pareti a calce e tetti con tegole rosse, un dedalo di vie lastricate di pietra e acciottolate e degli ottimi ristoranti cui faremo tappa di ritorno dal Camino Real.
Un piccolo villaggio che è un gioiello nascosto tra le Ande Colombiane, tutta pulita, ordinata, calma.
Un dualismo eterno con Villa de Leyva, quest’ultima più turistica e coloniale mentre Barichara più soft e tradizionale, il posto giusto per riposarsi, un posto dove nell’aria si respira pace e armonia.
Uno dei villaggi Coloniali meglio conservati dell’America Latina, completamente ristruttutata nel 1978.
Nella Piazza Principale, cuore della città dove si fermano i bus, qui non c’e la stazione, si trova appunto la:
Cattedrale Immacolata Concezione, del XVII secolo, dalle dimensioni sproporzionate.
Le altre cose da vedere, oltre al perdersi per la piccola città sono:
– Chiesa di Santa Barbara, piccola, tutta in mattoncini situata in cima al paese con una croce esterna, molto caratteristica, lì vicino parte il Camino Real
– Parco Para le Artes
– Casa della Cultura
– Cimitero, folcloristico e colorato, su molte lapidi delle tombe c’è una piccola descrizione della persona morta con delle immagine e oggetti che identificano il defunto
Praticamente in due ore vediamo tutto il paese e andiamo a fare il Camino Real, di cui parlerò nel prossimo post.