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Mescalina Backpacker

Battabang

Dopo due giorni a Phon Penh, salutati Mia e Jones, insieme a Feancesca e Noemi compriamo un biglietto per il bus per Battabang in una delle tante agenzie vicine alla GuestHouse Numer 9.

Dopo 4 – 5 ore di bus tra campagne lussureggianti, in cui però dormo come un ghiro, arriviamo a Battabang, la seconda città più popolata della Cambogia.

Arriviamo, andiamo all’Hotel Royal, prendiamo una camera in tre, lasciamo gli zaini e andiamo subito n giro per la città.

Battabang si stende lungo il fiume Sangker, nella valle chiamata la Ciotola del Riso della Cambogia, ultima roccaforte dei Khmer Rossi.

battabang

Battabang è una perla di epoca coloniale con edifici e negozi molto ben conservati, tutti retaggio del dominio Francese.

I suoi dintorni sono quasi un oasi con templi buddisti e rovine Khmer in cima alle colline, piccoli villaggi in cui si possono fare gite e passegiate in completa tranquillità in bici, moto o tuk tuk e il viaggio via fiume fino a Siem Reap attraverso il lago Tonle Sap, un viaggio, un avventura tra le più belle che abbia mai fatto.

Dopo una mezz’ora che camminiamo entriamo in un tempio Buddista e appena entriamo veniamo completamente circondati da una decina di giovani monaci.

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Tutti che vogliono parlare con noi per migliorare il proprio inglese, ci scambiamo email e facebook, una prassi un po’ comune che a noi fa enormemente piacere.

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Rimaniamo tutto il pomeriggio con loro, ci portano a vedere il tempio, la scuola, il dormitorio e ci invitano alla loro preghiera.
Non so se avete sentito mai 100 monaci che pregano insieme con la loro cantilena per mezz’ora….un esperienza mistica tra il metafisico e l’allucinazione.

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Andiamo via che è notte e ci invitano alla preghiera anche per il pomeriggio dopo.

CAMBOGIA 13° Due giorni a Phon Penh
CAMBOGIA 15° Battabang cosa vedere e cosa fare