BETTONA TRAIL CROSSING 50K 1960D+
Sabato 26 Ottobre 2020 arriviamo a Bettona, uno dei gioielli dell’Umbria e uno dei borghi più interessati d’Italia.
Sono le 7:30 di mattina, lasciamo la macchina gratis in uno dei tanti parcheggi fuori la città ed entriamo nel centro storico a ritirare i pettorali.
Oggi parteciperemo al BETTONA TRAIL 50K 1960D+.
Uno dei trail running più difficili del centro Italia, non paragonabile a quelli Alpini ma tecnicamente impegnativo e faticoso come pochi.
La gara organizzata dal’ASD il Perugino Running Club è una delle prime gare – manifestazioni dopo il blocco degli ultimi mesi e da quello che si sente tra i 160 iscritti circa sono presenti molti dei più famosi e importanti atleti locali e italiani.
Gli organizzatori hanno preparatoun due giorni con i fiocchi:
- Sabato: Trail di 20K (870D+) e Ultratrail 50K (1960D+), quello che abbiamo fatto noi.
- Domenica: Bettona Etruscan MTB in MountainBike.
Per noi è la prima esperienza, non ci interessa ne il tempo ne la prestazione.
Vogliamo solo finirla e passare una giornata correndo per sentieri immersi nei boschi, in un ambiente naturale unico mettendo a dura prova il nostro fisico e la nostra preparazione.
Arrivo e Partenza del Bettona Trail sono dalla piazza principale della città.
Si inizia alle 9, Il tutto rispettando sempre, dall’inizio alla fine, le norme di sicurezza e il protocollo che la legge impone per l’emergenza Covid-19.
50 chilometri duri, con un 90% di strade bianche, di cui molte disconnesse, pezzi cementati, sentieri sterrati, single track e ponticelli.
Pochissimi sono i metri asfaltati, così come quelli in pianura.
Le discese sono tecniche, strette, molte in mezzo ai boschi su pendii ripidissimi.
Le salite non lunghissime, non molto impegnative, volendo e se si ha l’allenamento si potrebbe correre, noi le abbiamo sempre camminate.
Praticamente non riesci mai a prendere il ritmo.
Si corre e si cammina tra vigneti e ulivi secolari, casali e ville con piscina, tra i funghi appena nati, mucche allo stato brado e cacciatori di beccacce che ogni tanto sparano pure.
Spesso si vede la cupola del Vignola di Santa Maria degli Angeli di Assisi o la Basilica superiore di San Francesco a Subasio.
Uno spettacolo unico.
Da segnalare una segnaletica sempre presente e costante con cartelli, tracce, nastri, bandierine; praticamente è impossibile sbagliarsi.
Così come i 5 punti ristoro, per le norme anti-Covid non sono il massimo ma acqua, integratori, merendine, banane e da una anche la birra non mancano mai.
Noi pensavamo di essere sufficientemente allenati, sapevamo che avremmo faticato, bestemmiato, imprecato….. ma non così tanto.
Gli ultimi 10 km sono stati un massacro, i muscoli gridavano pietà, le articolazioni erano bloccate e la fatica e la stanchezza erano ai limiti delle nostre sopportazioni.
Per la cronaca ci abbiano messo 7h 43’ e 29 con una media di 9,26 minuti al chilometrino, siamo arrivati 90 e 91° su 121 giunti al traguardo.
La gara uomini l’ha vinta Matteo Lucchese in 4h18’ 37.
Quella donne Lisa Borzani in 5h 28, pluricampionessa del Tor des Geants, il Tour dei Giganti, la gara internazionale più importante che c’è.
E per finire ai noi non piace la filosofia di DeCobertin, l’importante non è partecipare, ma nemmeno vincere.
L’importante per MescalinaBackpacker è arrivare e divertirsi.
La gara si è svolta nella più classica filosofia dei Trails e UltraTrails, cioè in semi-autonomia.
Si deve avere la capacita di essere in autonomia tra 2 punti di ristoro.
E avere la sicurezza, l’alimentazione e l’equipaggiamento per adattarsi ai problemi che si possono riscontrare durante tutto il percorso come brutto tempo e problemi fisici.
Oltre alle scarpe da trail, pantaloncini e maglietta è meglio portarsi:
- Kwei se inizia a piovere
- Cellulare per le emergenze
- Zaino con camelbag o borracce con almeno di 1 litro
- Bicchiere
- Fischietto
- Banda elastica per un primo soccorso
- Indumenti per un cambio veloce
- Bastoncini da trekking
- Riserva alimentare
- Riserva economica
Io per il mio primo Ultra Trail ho utilizzato le scarpe della Sportiva Ultra Raptor