PANAMA 14° Spring Break a Bocas del Toro
BOCAS DEL TORO
Arrivo cosi a Bocas del Toro.
Non prima di essere passato tra navi strapiene di banane Ciquita, dirette sulle nostre tavole.
Bocas del Toro è conosciuta in tutto il mondo come meta di vacanze di tendenza per i viaggiatori zaino in spalla e per i famosi SPRING BREAK, le vacanze di fine anno degli studenti a stelle e strisce.
Per fortuna in questo periodo di ragazzi americani che fanno casino, ce ne stanno molto pochi.
Dopo essere passato dal surf, alle tartarughe, alla rivoluzione, sento la necessità di passare i restanti tre giorni in completo riposo.
L’arcipelago, dicono, non è cambiato molto da quando Cristoforo Colombo la incontrò nel suo quarto e ultimo viaggio.
A parte le ville dei Gringo Americani, tutta l’isola è ricoperta da una fitta foresta tropicale con una giungla lussureggiante, piena di rane!
La spiaggia, tutta di sabbia bianca è contornata di canneti e mangrovie.
Il mar cristallino fa da cornice a una vasta e spettacolare barriera corallina con un’infinità di pesci. All’ostello conosco un po’ di ragazzi e cosi ce ne andiamo a fare qualche immersione dove vediamo delle tartarughe marine giganti, un paio di volte a fare surf, ma le esperienze più belle sono quando ce ne andiamo a piedi per i piccoli villaggi, sparpagliati un po’ ovunque.
Essendo Bocas del Toro una terra che in passato ha ospitato molti immigrati Giamaicani, è facile capire quanto la musica e la danza sono elementi imprescindibili e fondamentali per gli abitanti attuali.
Di giorno ci sono una tranquillità e una rilassatezza uniche, ma poi di sera se si ha la fortuna di essere presenti a una qualche festa indigena, si balla, si canta e si beve fino il mattino.
Poi una sera guardo un calendario appeso su una casa e… cazzo, domani sera avrò l’aereo… mi ero perso un giorno…
Così la mattina riprendo il traghetto, il taxi collettivo per la frontiera, il bus per San Jose e l’aereo per Roma: tutto in una giornata.