UZBEKISTAN 7° Bukhara diario viaggio del secondo giorno – G°3
BUKHARA DIARIO VIAGGIO
Dopo una bella dormita sotto delle soffici coperte di cammello e un’abbondante colazione, la meglio del viaggio in Uzbekistan, siamo pronti per il nostro 2° giorno a Bukhara.
Anche oggi è un bella giornata, non fa ne caldo ne freddo e siamo pronti a camminare tutto il giorno.
Per vedere le descrizioni dei singoli monumenti leggete i post Bukhara Storia e Bukhara cosa vedere.
Dal centro storico facciamo una prima tappa alle Madresse di Abdulla Khan e Modari Khan, un piccolo antipasto dell’immensa ricchezza della città e dei cortili interni pieni di botteghe che tanto ci sono piaciuti in tutto l’Uzbekistan.
Attraversiamo il Samani Park o Kirov Park dove si trova il Luna Park, lo Zoo, un laghetto con dei piccoli bar e dei rischiò, il Mausoleo di Ismail Samani fino a oltrepassare l’antica cinta di mura, ancora possente e maestosa.
Siamo nel Bazar Kolkhor, dove davanti si trova la stazione principale dei bus di Bukhara per medie e lunghe distanze.
E’ la parte meno turistica, più caotica e per questo più autentica della vecchia capitale dell’Asia centrale.
Da qui in 10 minuti raggiungiamo ed entrano nell’Ark del vecchio
Registan, bello esternamente ma poco curato e in decadenza all’interno e nella moschea di Bolo-Hauz che si trova proprio sotto alla vecchia città fortificata.
Passando attraverso il Bazar dei tappeti (lontano dalla qualità Iraniana) e dei gioielli giungiamo finalmente nella parte per me più affasciante e intrigante di Buxoro, (insieme alla piazza Lyabi-Hauz), dove c’è il trittico:
- Madressa di Mir-i-Arab, dopo la 2° guerra mondiale fu l’unica a cui fu concesso di restare aperta in tutta l’Asia centrale
- Minareto di Kalon, l’unica cosa che Gengis Khan non ha distrutto
- Moschea di Kalon, può ospitare fino a 10.000 fedeli, dove entriamo e rimaniamo più di ora in completa contemplazione e rilassatezza
Usciamo dalla moschea verso le 14 e andiamo a pranzo in uno dei tanti piccoli ristoranti all’interno del bazar di Small Farmers Market dove si mangia per pochi euro veramente bene.
Anche se è distante dalla zona in cui stiamo ne vale la pena, ieri quando ci siamo passati abbiamo visto che ne valeva la pena.
Torniamo verso il centro passeggiando a caso nella città, arriviamo nella piazza Lyabi-Hauz dove rimaniamo, visto che abbiamo fatto quasi 15 km, tutto il pomeriggio bevendo te, leggendo e scrivendo a bordo “vasca” come è da tradizione e consuetudine qui.
Ceniamo e a dormire, domani si va via, si va a Samarcanda.