BIRMANIA 21° Ultimo giorno del Burma Trip
Ultimo giorno del Burma Trip
E cosi alle 15 arriviamo alla guest house, Valeria rimane in camera perché si sente poco bene come il solito ed io me ne vado, munito di reflex e gopro, in giro, per l’ultimo giorno a Yangon
Decido di andare al mercato di Bogyoke Aung San, percorro cosi la strada principale, l’Anawratha Road che oggi è un mercato a cielo aperto disposto sui marciapiedi.
Frutta, verdura, pesce, carne, latte, formaggio, riso, cereali, tutto a bordo strada, ognuno porta e vende quello che ha, e tutto, sembra cosi dannatamente fresco e buono che viene voglia di comprarlo e mangiarlo.
Cammino per Yangon con la presunzione di vedere le persone, le loro facce e capire le loro emozioni, i loro pensieri, provare a indovinare la vita che c’è dietro ad un sorriso o a una lacrima.
Inizio a scattare foto e a filmare, di turista ci sono solo io, e la gente sembra divertita, mi ferma, mi domanda da dove vengo e mi prova a vendere quello che ha.
Dopo un po’ arrivo al mercato, un edificio a tre piani, molto grande, una specie di centro commerciale di 70anni fa.
Ci sono più di 2000 botteghe che vendono prodotti artigianali di qualsiasi regione birmana, è il posto ideale per fare shopping e portare a casa qualche souvenir.
Non prima di contrattare ovviamente, fino all’ultimo centesimo.
Non è un fatto di soldi, qua, come in molti paesi funziona cosi.
Ti siedi e davanti a una tazza di te o di caffè inizia l’arte della contrattazione.
Borse, abbigliamento, tuniche, quadri, dipinti, lacchè, t-shirt, marionette, ciabatte, monili di argento e di quarzo e poi c’è un piano solo per le pietre preziose.
In una grande sala ci sono tutti desk di qualche metro, uno appiccicato all’altro che vendono tutte le possibili varietà di gioielli, tagliati in tutti i modi e montati come volete.
Passo ma non è che m’interessa tanto, un po’ per via economica, un po’ per via etica un po’ perche non mi piacciono proprio i gioielli.
Dopo aver contrattato una mezz’ora per comprare un tela fatta a mano, e di fuori è quasi buio, me ne torno camminando alla guest house, sveglio Valeria, ceniamo di sotto al ristorantino, lei torna a dormire ed io mi godo l’ultima serata, sorseggiando birra su birra, assaporando fino all’ultimo secondo di questo viaggio e di questa nazione che più di qualunque altra mi è rimasta nel cuore.
La mattina alle sei ci svegliamo, ci fanno fare colazione e ci portano gratuitamente all’aeroporto.
In un attimo facciamo il check-in e puntali prendiamo il volo dell’Air Asia per Bangkok.
Salutiamo cosi la Birmania, e dopo un ora siamo a Bangkok, dove vado a trascorrere gli ultimi due giorni in compagnia di un amico che si è trasferito qui da sette mesi.
Ma questa è un’altra storia e un altro viaggio.