CENTRO AMERICA Backpacker Perche? by Enrico
Centro America Backpacker Perchè?
Parto da Madrid, su un volo dell’Iberia, destinazione CentroAmerica, siamo in 50 e mi prendo la fila di quattro in mezzo e dormo fino a Panama.
Con me ho il mio Moleskine, la guida dell’America Centrale di Footprint, uno zainetto da 25 litri con un paio di infradito, due costumi, una felpa,scarpe da trekking, qualche maglietta, un pantalone lungo, uno corto e qualche mutanda e calzino.
A parte il volo di andata e di ritorno non ho prenotato assolutamente niente e non ho la più pallida idea di cosa faro e di dove andrò, so solo che arriverò a Panama City e ripartirò da San Jose.
Ho in testa mille destinazioni, mille posti, mille itinerari, ma tutto molto vagamente, partire da solo mi permette di decidere tutto all’ultimo momento e cambiare radicalmente tutto in un secondo.
L’aereo fa scalo a Guatemala City, dove sono stato l’anno prima, mi viene voglia di scendere e iniziare il viaggio da lì, tiro la monetina…si va a Panama City.
Inizio il mio secondo viaggio in America centrale, una regione che è stata sempre nel corso dei secoli colpita dal potere incontrastato della natura sull’uomo con eruzioni vulcaniche, terremoti, tempeste e uragani, ma anche del potere infinito della corruzione umana, prima con le antiche civiltà Maya e Azteche, poi con i Conquistadores e tutte le guerre d’indipendenza, civili e rivoluzioni varie.
E’ anche la regione dove si possono ammirare tutta la parte positiva della natura con Parchi incontaminati, riserve marine, foreste pluviali.
Un mix di contraddizioni e opposti che è sempre più evidente quando si va in giro tra grandi città, con omicidi, delinquenza e rapine e lo stile di vita semplice ma orgoglioso e generoso di chi vive nelle campagne.
Siete ponti a leggere di Surf, Tartarughe Marine, Città coloniali, Rivoluzioni, Golpi di Stato e Springs break?