Cervino – La montagna che tutti conoscono e riconoscono
Sarebbe riduttivo dire che il Cervino è una montagna Italo Svizzera delle Alpi Pennine situata in mezzo alla Valle d’Aosta e alla regione Vallese.
Con i suoi 4478 metri, il Cervino è LA MONTAGNA ed ha segnato la storia dell’alpinismo mondiale.
Creatasi 100 milioni di anni fa, faceva parte del continente africano.
I latini la chiamavano Mond Silvanos, “monte boscoso”, perché in epoca romana il clime più mite rendeva la montagna quasi tutta verde.
Conosciuta anche come Matterhorn, sovrasta Zermatt e Cervinia e ai suoi piedi si sviluppa la ski-area del Matterhorn Ski Paradise.
Erge isolato e solitario, dalla forma piramidale molto pronunciata, una particolarità unica al mondo.
Come se fosse un re con accanto regine come il Massiccio del Monte Rosa, il Gran Combin e il massiccio del Mischaber.
La sua parete nord è una delle “classiche nord” delle Alpi, per molti esperti la più difficile da affrontare in inverno.
Le sue 4 pareti principali danno a nord su Zermat, a est sul Ghiacciaio Gorner, a sud su Cervinia, a ovest sul dente d’Herens.
La vetta è costituita da 2 cime diverse e distanti, collegate da una linea sottile che segna il confine italo – svizzero.
Una vetta leggendaria che per molti anni rimase inviolabile, soprattutto per l’arditezza delle pareti e per le leggende sugli spiriti cattivi e demoni nascosti.
Ci provarono senza esito scalatori e alpinisti di tutto il mondo.
Solo il 13 Luglio del 1865, 7 alpinisti Inglesi, di cui 4 morirono nella discesa, riuscirono a salire in cima sulla via normale Svizzera.
Capo spedizione fu Edward Whymper che ci riuscì dopo 6 tentativi andati a male.
Il Cervino è la la vetta che ha dato definitivamente la gloria a Walter Bonatti il 22 Febbraio 1965, 100 anni dopo l’impresa di Whymper.
Lo scalatore Italiano arrivò da solo in cima attraverso la parete nord d’inverno.
La nord è pura roccia e ghiaccio, ripida, scoscesa, senza mai il sole e con temperature medie intorno ai – 20°.
Una piramide perfetta, imponente, indimenticabile, solitaria, a cui bisogna darle rispetto, che incute timore e che è fascino allo stato puro.
Un icona che tutti conoscono e riconoscono.
Credits Foto “Il Tascioletto”