MAROCCO 14° Da Meknes a Chefchaouen passando per Tanger – G°28
Dopo 3 giorni nel più totale relax, quasi portato alla noia, decidiamo di lasciare Meknes e arrivare a Chefchaouen.
Vogliamo cercare un pò di avventura nel Rif Marocchino.
Ma soprattutto visitare la città azzurra, che fino agli anni ’50 era proibita agli stranieri.
Da Fez partono dei bus e taxi collettivi diretti che ci impiegano 4 ore, ma siccome troviamo un passaggio gratuito per Tanger da un ragazzo che abbiamo conosciuto alla riad ne approfittiamo per risparmiare un pò di soldi.
Arriviamo a Tanger verso le 13 e ci facciamo portare direttamente alla stazione dei bus.
Da qui verso le 14 ne prendiamo un’altro bus per 3€ per Chefchaouen.
Da Tangeri sono 130 km.
Attraversiamo gole, valli e picchi.
Le strade sono un continuo saliscendi tutte curve senza guardrail, in un susseguisi di uliveti, agrumeti, pascoli, campagne brulle e villaggi rurali.
Siamo nella regione settentrionale del Marocco, tra l’Algeria, il mediterraneo e l’Atlantico.
Nel triangolo tra Tangeri, Tetouan e Chefchaouen.
Siamo in mezzo al RIF marocchino, una delle regioni più intriganti ma anche pericolose.
E’ questo il Parco nazionale del Talassemtane, grande 60.000 ettari.
Un ottimo posto per effettuare escursioni e trekking e da cui proviene il 40% della marijuana mondiale e il 60% dell’hashish consumato in Europa.
Qui il consumo è legale ma è vietato il trasporto e il commercio e viene fumato con la classica pipetta chiamata “sebsi”.
Una delle attrattive turistiche della regione è infatti la visita alle fattorie in cui ci sono le piantagioni di l’hascisc, è possibile passarci anche qualche giorno.
Verso le 16 arriviamo a Chefchaouen, la città azzurra.
credits foto Emanuele Margiotti