Chefchaouen – La “città azzurra” – Storia e cosa vedere
Chefchaouen, la leggendaria “città azzurra”, dove miti e poesia di intrecciano in storie al limite della realtà.
Tutto il suo centro, edifici, porte, finestre, fontane, strade sono state dipinte nel corso dei secoli con tutte le tonalità dell’azzurro.
Il motivo del colore, che tanto fa sembrare di trovarsi in Grecia, non è tanto estetico ma spirituale e religioso.
Per gli Ebrei il blu è sinonimo di paradiso e pace assoluta, che molti dicono trovarono fumando hascisc tutto il giorno.
Un piccolo borgo pittoresco, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Circondato da una natura bellissima in un connubio quasi perfetto tra il mondo, stile e architettura Spagnola e Moresca.
La Medina è un dedalo di piccole vie, vicoli e viottoli lastricati, lunghi e stretti spesso in pendenza, in un labirinto irregolare pieno di gradini, piccole piazze e portoni in legno, in un atmosfera frizzante.
È un villaggio di montagna con case a calce azzurre e una piacevole atmosfera artistica, situato in una magnifica posizione.
Sorci unici, giardini dai mille colori, silenzio irreale interrotto solo dal richiamo dei muezzin che esce dai minareti
Fermarsi a bere del te alla menta e mangiare dell’ottimo Fani e in una delle tante terrazze da cui si può anche ammirare il tramonto.
In alto c’è la città vecchia, in basso quella nuova.
Cosa vedere di Chefchaouen:
- Piazza Outa-El-Hammam, il centro della città, la zona più turistica con ristoranti e bar, con al centro la fontana circondata da gelsi.
da qui si può andare:
- Moschea, chiamata la grande Moschea, del XV° secolo, con torre a base ottagonale, oltre a questa solo nella parte vecchia ce ne sono altre 7 di moschee
- Kasbah, Il cuore della città vecchia, l’antica fortezza costruita nel XV° secolo
- Piazza El-makhzen la piazza del governo
- Caravanserraglio con più di 50 sale
- Cascate di Akchour, 1 ora in taxi fuori alla città
credits foto Emanuele Margiotti