CILE Storia Contemporanea – La storia Cilena ai giorni d’oggi
CILE STORIA CONTEMPORANEA
Auto-pensionato Pinochet, dal 1990 fino al ’94 è al governo Aylwin, un democratico cristiano, senza infami e senza lodi ma che fa ritornare quella democrazia che per 20 anni era svanita.
Da ’94 al 2000 viene eletto Frei, figlio del presidente eletto prima di Allende, che mantiene le riforme sul libero mercato di Pinochet e che convive con una costituzione in cui l’esercito ha pieni poteri e può fare e decidere ciò che vuole.
Nel 2000 sale al potere Ricardo Lagos, uomo di sinistra distante dalle politiche a stelle e strisce, uno dei primi capi di stato ad opporsi ufficialmente alla guerra in Iraq e primo presidente dell’OAS (organizzazione stati Americani) a non essere appoggiato dagli USA.
È da questo periodo, che va avanti fino ai nostri giorni, che il Cile ha la migliore e stabile economia Sud Americana, un debito pubblico quasi nullo, accordi di libero scambio con Europa, USA, nord, centro e sud America, meno poveri, una buona sanità, istruzione, una libertà di stampa e una chiesa sempre meno influente.
Dal 2005 al 2010 ecco Michele Bachelet, esponente di sinistra, il paese è ormai cambiato ed è influente anche a livello internazionale, ha una buona economia, ottime esportazioni anche se il 55% dipende ancora dal rame e una riforma scolastica moderna.
Come tutti i paesi anche molti problemi tra cui costi più elevati, una buona inflazione, più ricchi ma anche più poveri e le ferrovie sono in bancarotta.
Pineira dal 2010 al 2014, politico di destra, ha il duro compito di ricostruire il paese dopo il terremoto che ha devasto il Cile.
Ritornato più forti che mai le manifestazione studentesche dovute alla creazione di un economia di centro destra, c’è una riduzione inflazione ma sale la disoccupazione.
Nel 2014 riviene eletta Bachelet.
Il Cile oggi conta 17 milioni di abitanti ci cui 7 vivono a Santiago; sembra ombra di dubbio è esempio di successo economico con una lunga tradizione di governi democraticamente civili.
Il sistema sociale con tutti i suoi pro e tanti contro è moderno, efficiente, abbastanza buono e vengono per fortuna affrontati concretamente temi come l’ecologia, progresso e quesiti sociali.
Negli ultimi anni sono sempre più frequenti manifestazioni studentesche per la riduzione delle spese universitarie ma il vero problema economico è che manca il settore dell’industria pesante e ancora non sono sfruttate appieno le ingenti ricchezze delle sottosuolo e tutto il potenziale idroelettrico delle Ande.
Oltre al rame che occupa quasi il 50% del fatturato nazionale, gli altri punti di forza del paese sono: Carta e Legnane, Pesce, il salmone su tutti, Vino e Turismo.