SINGAPORE – La Città del Leone e dell’Aria Condizionata
Singapore, 5.4 milioni di abitanti, definita la città Intelligente, una delle 4 Tigri Asiatiche insieme a Hong Kong, Taiwan e la Korea del Sud.
Capitale informatica dell’Asia.
Con la più alta percentuale di conoscenze informatiche e di robot per persone del mondo, il 4° centro finanziario e uno dei 5° porti più importanti e grandi nel pianeta.
Una città cosmopolita, in continua espansione, collegata artificialmente con due strade alla Malesia, la 2° città più densamente abitata al mondo e la 1° con la più alta percentuale di miliardari in rapporto alla popolazione.
Una metropoli dove vivono Malesi, Cinesi, Indiani, Europei e Asiatici.
Con il 50% di forza lavoro che è straniero, con un purpuree pacifico di Buddisti, Cristiani, Islamici, Taoisti e Induisti.
E’ caldo e in giro c’è pochissima gente.
Arriviamo nella zona delle case giardino; case verticali con terrazzi che sembrano piccoli parchi, con fiori, orchidee e piante tropicali, architettura moderna con un design innovativo, colore e poesia in mezzo a grattacieli e cemento.
Senza nemmeno renderci conto, all’improvviso arriviamo sotto il Marina Bay Sand Complex, 3 grattacieli, uniti in cima da questa nave immensa, in alto tra le nuvole.
Entriamo nel complesso.
Un mega centro commerciale, con aria condizionata a palla.
Proviamo a andare un cima senza pagare ma non se ne parla proprio, dobbiamo fare il biglietto …. 30€.
Furtivamente proviamo a entrare in uno dei tanti ascensori che vanno direttamente nella stanze ma ci scoprono e ci buttano fuori.
Passiamo dai 15° dell’interno ai più di 40 dell’esterno.
Il clima equatoriale è la cosa che più vi rimarrà impressa nel vostro viaggio, così facciamo una corsa e andiamo subito a prendere la Metro.
Ed ecco a noi la vera Singapore, la città del Leone.
Un dedalo infinito e continuo che passa sotto terra e congiunge tutta la parte centrale della città, un continuo di negozi, centri commerciali e stazioni.
Tutto questo senza mai dover mettere il naso fuori ma restando sempre dentro ad una cupola di aria condizionata in una città artificiale.
Per strada così come nei mezzi pubblici, bus, metro e treno non si può mangiare, masticare chewing-gum e sopratutto fumare.
Qualsiasi cosa è pulitissima.
Non c’è mai sporcizia quasi sembra di essere in un film tipo Truman Show o nel libro 1984 dove tutto è controllato e spiato.
Capiamo che non è il posto giusto per noi.
Si nota subito un perbenismo a cui non siamo abituati.
Sopratutto il fatto che anche in mezzo alle strade si può fumare solamente in dei punti precisi in una zona di un metro quadrato peggio di quanto si stava a scuola.
Decidiamo all’unanimità di SCAPPARE da Singapore.
Domani si va in Malesia, non prima però di aver fatto una mega dormita negli ovuli dell’ostello e di spendere un pò di soldi al casinò.