MALESIA 13° Primo giorno a Coral Bay
POMERIGGIO A CORAL BAY
Giorno 6° pomeriggio
Arriviamo così a Coral Bay.
Anche qui iniziamo a chiedere ma le prime due strutture sono dei resort e le scartiamo subito, come al solito non abbiamo prenotato nulla.
Poi a metà della piccola spiaggia vediamo sotto delle alte palme dei Chalet – Bungalow in riva al mare, il posto si chiama Maya, chiediamo alla proprietaria che ci dice che per 10€ a testa il posto è nostro….accettiamo all’istante.
L’interno è molto spartano, un letto matrimoniale, una coperta mezza rotta, un materasso per terra, un bagno senza luce, un ventilatore, luce e acqua solo dalle 19 alle 6….ma il resto è da paura, la veranda in legno con un amaca tra due pali, che da sulla spiaggia, a 20 metri dal mare, tutto sotto come detto a palme e ombra in mezzo alla spiaggia di Coral Bay.
Posiamo gli zaini, andiamo a pranzo in uno dei 5 ristorantini Islamici che ci sono lì vicino e via siamo pronti per trascorrere qualche giorno in questo Paradiso.
Sono le 14, il sole è in alto sopra le nostre teste, a picco nel cielo dove non c’è una nuvola, c’è silenzio e tranquillità, ma noi siamo troppo euforici per stare sulla spiaggia a fare il bagno, vogliamo capire come “funziona” l’isola, come andare da una spiaggia all’altra e così prendiamo una canoa dalla nostra guesthouse e iniziamo l’esplorazione.
Dopo più di mezz’ora pagaiando verso sinistra riusciamo riusciamo ad arrivare al Camping Buka Sekarang, con delle palafitte tutte nuove che sembra deserto.
Così riprendiamo la canoa e dopo 20 minuti, arriviamo al Rain Forest Campsite, un Campeggio con delle tende già prefissate in mezzo alla giungla con una piccola spiaggetta e un bar dove ci fermiamo a bere una coca cola ghiacchiata.
Iniziamo a parlare con i ragazzi che gestiscono il Campeggio e tra un informazione e l’altra ce ne danno una che risulterà utilissima.
Da Coral Bay, da dove siamo noi, parte una stradina, lastricata a mattoncini, che costeggia tutta la costa fino all’unico villaggio locale ci Kecil.
Da lì con un percorso più avventuroso in mezzo alla giungla si può arrivare fino a Long Beach.
Da Coral Bay fino al villaggio, ci dicono, ogni 10-20 minuti a piedi c’è una spiaggetta, ognuna con una sua struttura, ognuna più bella dell’altra e con pochissimi turisti.
Alla fine ogni spiaggia è collegata all’altra con un servizio di boat taxi al costo di qualche euro a tratta ma se si vuole e si ha un po’ di allenamento e voglia si può girare quasi tutta l’isola a piedi.
Abbiamo scoperto cosa fare nei prossimi giorni.
Torniamo a Coral Bay, lasciamo la canoa a ci tuffiamo, in mezzo al mare, c’è una piccolo molo di legno, 2 metri per due dove rimaniamo fino a vedere il tramonto e quando ritorniamo nello Chalet siamo rossi peggio di tre pomodori.
Doccia, ci riposiamo un oretta e andiamo a cena a Long Beach, passando per la stradina buia ma percorribile che taglia in due l’isola.
Ceniamo in uno dei 3 ristorantini sulla riva che fanno pesce sul BBQ e finiamo la serata al Lola, l’unico locale con musica Rock dove si può bere anche la birra.
Verso mezzanotte torniamo a Coral Bay, dove ci addormentiamo sulle amache fuori allo Chalet tra una birra e un Coca e Rum fatto da noi che si compra in più di qualche bancarella.