COSTARICA 10° Corcovado National Park
Corcovado National Park
GIORNO 9 – Lunedi 14
Di nuovo ci svegliamo prima che sorga il sole, oggi escursione al Parco del Corcovado.
Al contrario di quanto abbiamo pattuito 7$ per il collectivos, ci ritroviamo per la stessa cifra su un taxi privato pagato dai ragazzi polacchi a cui ci accodiamo e ci mettiamo sul cassone posteriore del 4×4.
Partiamo che sono le 530 e con una sosta per un caffè, arriviamo al punto limite percorribile in auto che sono le 8.
Durante il tragitto, stando sul cassone aperto, vediamo scimmie, ragni, decine di uccelli di diversi colori e grandezze, falchi e sopratutto le splendide Are scarlatte che ci danno il benvenuto in prossimità del Parco del Corcovado.
Da dove ci lascia il fuoristrada al Leana Lodge è circa un oretta di camminata, qui c’è la stazione dei Rangers dove è necessario registrare l’ingresso e l’uscita.
Entro le 16 è necessario ritrovarsi all’uscita perché la marea sale e rende impraticabile il sentiero, per cui ci aspettano circa 6 ore di camminata tra spiaggia e foresta tropicale.
Incontriamo tanti animali: decine di Are macao, ragni dalle dimensioni incredibili, termiti di cui facciamo anche un piccolo assaggio gustativo, scimmie nere, scimmie dalla faccia bianca, scimmie ragno e animali simili a tapiri ma con il pelo soffice e lungo.
I paesaggi del Corcovado National Park, si susseguono uno più bello dell’altro, scorci di oceano dall’acqua turchese, si intravedono lì dove la natura ha lasciato libero un po’ di spazio, ruscelli che scendono dalle montagne vicine per unirsi all’oceano, tratti di foresta con centinaia di liane che scendono sulle nostre teste e tratti invece in cui l’uomo, come in ogni altro posto, ha lasciato la sua impronta: è l’ormai abbandonata piantagione di banane Ciquita, oggi ridotta ad un ammasso di attrezzi arrugginiti.
Incontriamo anche un cimitero degli ultimi abitanti indigeni che hanno abitato questo magnifico posto e penso che sia proprio un bel posto dove far riposare in pace il mio corpo quando sarà il momento.
Ormai si è fatta l’ora di pranzo e così Felix, la nostra guida, ci apre una noce di cocco da cui beviamo il delizioso latte oltre a mangiare il frutto.
Finito il momento di relax si torna indietro, ci aspetta ancora un lungo cammino durante il quale veniamo avvisati anche da un gruppo di scimmie che schiamazzano per lanciare l’allarme della presenza di un Puma.
Purtroppo, nonostante lo sforzo di Felix nel cercarlo, non riusciamo a vederlo.
Così torniamo verso il punto di incontro con il taxi.
Avendo di nuovo scroccato il passaggio stavolta a due Francesi, facciamo di nuovo il viaggio sul cassone aperto, ma stavolta la punizione divina arriva.
Pur avendoci risparmiato tutto il giorno, ci sorprende la pioggia a 20km da Puerto Jimenez, così facciamo gli ultimi 40 minuti sotto il solito acquazzone tropicale.
Però siamo comunque tanto felici per questa splendida giornata in ho, si perso tutte le foto fatte fino ad ora per una inspiegabile auto-formattazione della scheda di memoria, ma abbiamo portato a casa nella nostra mente e memoria, tantissime immagini di paesaggi e animali, di un Parco, del Parco del Corcovado che da solo vale tutto il viaggio.
Cena e dormire che domani il bus per Jako parte alle 5 della manana.