PERU 9° Arrivo a Cusco – Giorno 5°
ARRIVO A CUSCO
Dopo più di 12 ore di bus, con musica ad alto volume, aria condizionata a palla tutta la notte e aver rischiato la vita un infinità di volte tra le stradine di montagna senza guardrail, arrivo a Cusco verso le 8 della mattina.
Cusco, 300.000 abitanti, 3.000 metri sul livello del mare, situata nella valle formata dal Rio Huatanay, non solo capitale ma anche centro culturale, religioso, spirituale, politico, strategico dell’Impero Inca, il più vasto impero precolombiano di tutte le Americhe, considerata la capitale storica non solo del Perù ma di tutto il Sud America, il cui dominio si estendeva in un raggio di 4500km.
Cusco era la porta di accesso, grazie ai suoi 3 fiumi, a tutte le direzioni dell’impero.
Proprio per questo, la prima cosa che fece Francisco Pizzaro arrivato in Perù, nel 1533 fu di conquistare Cusco, il cuore pulsante dell’impero, una conquista relativamente semplice, prima sconfiggendo Manco Inca e poi il leggendario Tupar Camaru.
Semplice, sia perché i Conquistadores furono spietati e sanguinari, ma lo erano anche gli Inca e la popolazione vedeva negli Spagnoli una qualche speranza di salvezza (errata), sia perché molta dell’Aristocrazia Incaica mantenne molti dei loro privilegi.
Solamente nel 1780, si riaccesero gli ideali di Libertà, con Tupar Camaru II la cui sconfitta diede vita a tutto il movimento rivoluzionario delle Americhe per l’Indipendenza.
Solo il poter camminare a Cusco mette i brividi, nel mio immaginario, la città fa parte di quella stretta cerchia ci posti in cui la storia non solo è stata fatta e vissuta, Cusco fa parte di quelle città Magiche, Spirituali, Misteriose, Eclettiche, Metafisiche, che esulano da ogni logica e comprensione, una città che ha cultura, politica, religione, enigmi, passione, sangue, morti, arte, una città che entra di diritto in quella cerchia di città Eterne in cui fanno parte, per me, solo Roma, Gerusalemme e Varanasi.
Cusco o Qosqo, significa Ombelico, il punto di unione tra il mondo degli inferi, il mondo visibile e il mondo superiore, il centro di tutto l’universo.
Si narra che la sua fondazione risale all’essere leggendario Manco Capac, il cui luogo fu rivelato dal Dio Sole, Inti, più di 3.000 anni fa, la sua antica forma era come tradizione Incaica quella di un aninale e Cusco rappresentava il Puma, con la piazza centrale come petto.
Cusco, la città abitata più antica di tutte le Americhe, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, capitale archeologico delle Americhe, capitale turistica del Perù, patrimonio culturale della nazione centro culturale e commerciale delle Ande.
Gia conoscevo, il nome dell’Hotel, che mi avevano prenotato quelli dell’agenzia a Lima, così prendo un Taxi e me ne vado all’Hotel Monarca; alla reception già avevano un biglietto per me con il programma dei successivi giorni:
Oggi: Tour di Cusco
Domani: Tour della Valle Sacra
Dopodomani: Inizio dell’Inca Trail
Faccio appena in tempo a sistemare lo zaino in camera, a farmi un a doccia e colazione che mi chiamano e insieme a un altra ventina di persone che non conosco ce ne andiamo a fare il Tour di Cusco.