ALBANIA 6° Diario del terzo giorno a Berat e arrivo a Girocastro – G°5
TERZO GIORNO A BERAT
Dopo i primi giorni quasi relax, oggi la giornata sarà di fuoco.
I nostri amici che dovevano arrivare ieri mattina sono giunti solo la sera quindi dobbiamo recuperare una giornata.
Oltre che vedere tutta la città, dovremmo visitare il castello che non abbiamo visto nemmeno noi e poi fare il trasferimento per Girocastro dove dormiremo.
Sveglia alle 7, colazione, carichiamo già i bagagli in macchina e partiamo subito.
Prima tappa il Castello di Berat. (per tutte le info e descrizioni sul castello leggete il post che ho scritto).
Da Mangalem ci si arriva in un minuto su una strada dritta ma con una pendenza allucinante.
Lasciamo la macchina fuori l’entrata, paghiamo il biglietto di 1€ ed entriamo.
Non è che mi ero informato tanto su questo luogo, pensavo si trattasse del classico castello filo-medioevale in pseudorovina con vista spettacolare ma morto e turistico.
Invece è completamente l’opposto.
Panorama e vista spettacolari ma la cittadella è un posto più vivo che mai, non solo perché ci abitano stabilmente le persone ma soprattutto perché stanno restaurando e aprendo ostelli, guest-house, ristoranti e locali tipici.
Penso che tra qualche anno diventerà una delle attrazioni turistiche – backpacker più di moda e visitate della nazione.
La location è da paura, chiesette ortodosse visitabili con all’interno affreschi di rilievo, anziani che vendono miele, moschee semidistrutte, giardini interni con viti e limoni, case e tetti in cotto, silenzio e pulizia.
Anche qui c’è un dedalo di vicoli lastricati ma molto più comodi da passeggiarci anche con il passeggino rispetto a Mangalem e Gorica, dove era una missione da spartan-race.
Dopo un paio di ore riprendiamo la macchina e torniamo alla città, dove lasciamo il passeggino in auto, carichiamo Alessandro e Sante sui marsupi e andiamo a rivedere i centri storici appunto di Gorica e Mangalem.
Finiamo la mattinata nella zona nuova, sul viale della repubblica dove facciamo un aperitivo prima di pranzo in uno dei tanti bar attaccati ai giardinetti.
Pranzo al ristorante Mangalam e alle 14:30 partiamo per Girocastro.
185 km, in 3 ore, su una strada che è tutto un programma.
Non mi prendete per monotono ma lo scrivo anche ora, ogni trasferimento in macchina su queste strade è un viaggio nel viaggio.
Ogni ora ci fermiamo per piccoli break anche perché abbiamo sempre 2 bambini di 1 anno, e se Sante è un santo, il nostro Alessandro è un piccolo diavolo.
E anche sperduti in mezzo alle campagne, la cosa che più mi colpisce è il fatto non solo che ogni volta ci fermiamo in qualche bar dimenticato chissà dove ci fosse uno che non viene da noi e ci parla Italiano e ci offre la sua momentanea disponibilità per aiutarci nelle piccole cose.
Più ci avviciniamo più capiamo perché tutta la valle è considerata una delle attrazioni turistiche dell’Albania.
Verso le 17 arriviamo a Girocastro.
Credits foto Federica Fioretti