EGITTO
L’Egitto è un paese molto vicino alle nostre coste ma a volte cosi lontano nelle nostre teste.
Una nazione Africana per molti, un ponte tra la gente Mediterranea e quella dell’Africa nera per altri.
Quante volte abbiamo studiato la sua storia fin da quando eravamo bambini alle elementari, alle medie e alle superiore?
Quante volte abbiamo sentito il suo nome negli ultimi anni in tv sia per il mistero irrisolto di Giulio Reggeni, che per i continui attacchi, rivoluzioni, attentati, fino allo scandalo di Berlusconi, Mubarak e la sua falsa “nipote”?
Faraoni e regine, piramidi e sfinge, Abu Simbel e i templi di Karnak, Luxor e la valle dei re, il Nilo e il deserto del Sahara, il Cairo e l’Islam, Alessandria con la sua biblioteca e Sharm el Sheik, il mar Rosso e le immersioni, il monte Sinai, Mose, i 10 comandamenti e la fuga del popolo Ebreo.
Impossibile trovare un altra nazione in Africa con cosi tanta storia, tradizioni, cultura, leggende, una buona cucina, tante cose da fare, monumenti e siti archeologici da vedere e da visitare.
Una nazione facile da vistare con uno dei 3 migliori sistemi di trasporti e infrastrutture nel continente Africano, sopratutto la ferrovia.
Un popolo che a parte tutto quello che ci vogliono far credere, è aperto, moderno e cosmopolita.
Noi siamo partiti principalmente per sfatare il falso mito che per noi Italiani l’Egitto è quasi esclusivamente Sharm Sheik e il Mar Rosso.
Volevo far capire alla maggior parte delle persone, tra cui qualche mio amico, che non ci sono solo resort all-inclusive, braccialetti, immersioni e turisti Russi.
Inoltre volevo continuare quel percorso personale che nel corso di quelli anni mi aveva portato a seguire il cerchio dei luoghi più misteriosi ed enigmatici del pianeta; come Tikal, Machu Picchu, Petra, Angkor Wat, Borobudur, Bagan, Lalibela e certo non potevano mancare le Piramidi e la Sfinge, dove forse tutto è nato.
E per finire, è stato il primo viaggio fatto con Valeria, la mia compagna, fidanzata, madre ora dei nostri 2 bambini.