ETIOPIA 1° Arrivo a Gondar, la “Camelot d’Africa” – G°1
Mercoledi 22 Maggio
Da Fiumicino prendiamo u volo diretto Ethiopian e arriviamo ad Addis Ababa la mattina alle 6.
Da qui, sempre con l’Ethiopian, abbiamo la coincidenza per Gondar.
In teoria il volo doveva essere nello stesso terminal.
In pratica dobbiamo uscire dal terminal facendo il controllo dei passaporti e dei visti (che avevamo già fatto a Roma) e andare in quello dei nazionali.
Qui dobbiamo rifare tutte le procedure di entrata e arriviamo all’ultimo check-in che altoparlanti pronunciando i nostri cognomi.
…Panico…
Sopratutto perché la fila per l’ultimo controllo è allucinate.
Dopo centinaia di scuse riusciamo a passare davanti a una fila di circa una mezz’ora e saliamo sull’aereo proprio mentre si stava chiudendo proprio il portellone.
Un ora e arriviamo a Gondar.
Qu contrattiamo un taxi e ci facciamo portare al centro.
Dall’aeroporto alla città sono circa 20 km.
Ill conducente, un ragazzo di trenta anni, ogni volta che passiamo davanti a un ponte, strada, fogna, scuola, camion Fiat ci dice … ITALIA..ITALIA.
Ci spiega che prima dei Fascisti qui non c’era niente.
Era tutto sterrato, c’erano le case di paglia, rifiuti ed escrementi da tutte le parti e l’educazione era inesistente .
Arriviamo a Gondar, ci facciamo lasciare alla guesthouse Belegez e andiamo subito in cerca di bancomat per ritirare ma capiamo che in tutta l’Etiopia è impossibile prelevare con bancomat o BancoPosta ma solo con carte di credito Visa.
Non ci resta che andare in banca e cambiare i nostri Euro in Birr!
Visitiamo la città vecchia di Gondar che è venduta ai turisti come la Camelot d’Africa.
Con i suoi castelli, mura, palazzi del 1700.
Spettacolari e stupefacenti se si pensa che stiano in Africa, miseri e semplici se messi in confronto con qualsiasi altro posto del genere in Europa.
Dopo la visita, iniziamo a fare un giro per le agenzie per organizzare un trekking di un paio di giorni per i monti Simien.
I monti Simien sono stati il motivo per cui siamo venuti qua piuttosto che iniziare il viaggio ad Axsum, dove leggenda narra che sia custodita l’arca delle Alleanza o a Harar, la città stato, crocevia centenario di mercanti e di Rimbaud.
(PS forse abbiamo sbagliato)
Trovato ciò che ci interessa, giusto per festeggiare l’arrivo in Etiopia entriamo in una specie di bar lungo la strada, giusto per bere due belle birrette ghiacciate alla spina.
Sono circa le 18:00…..usciamo alle 22:00…e andiamo a dormire.