MALAGA La Feria de Nocte racconto – Parte tre
La Feria de Nocte
Parte Tre
Dopo una giornata come quella appena descritta nell’episodio precedente, forse avrete già cominciato ad immaginare cosa significhi la Feria de Noche.
Per evitare di rendere la vita impossibile a chi risiede nel centro storico, di notte la Feria malaguena si sposta in una zona artigianale, lontana dalle case.
Per arrivarci si utilizzano gli autobus della linea notturna, che girano continuamente e consentono alle migliaia di turisti di spostarsi agevolmente dal centro città alla fiera.
Ancora più agevoli sono i movimenti in taxi, soprattutto se potete spalmarvi il prezzo fra tre/quattro passeggeri.
Per chi è stato all’Oktoberfest di Monaco, le similitudini con la Feria de Noche non mancano: come in Baviera, anche qui l’ingresso principale è contrassegnato da un’enorme porta illuminata che, una volta varcata, catapulta il visitatore in una marea indefinita di padiglioni, stand, bancarelle, giostre e persone.
All’inizio noi non abbiamo ben chiaro cosa s’intenda per “noche”, e così ci muoviamo secondo gli orari italiani: pre-serata alle 23 ed ingresso in qualche discoteca intorno all’una. Ma, arrivati alla grande porta, la sorpresa è negativa: il viale principale è mezzo vuoto e nei locali non c’è la ressa che tutti ci avevano descritto.
È davvero tutta qui, ‘sta Feria?
Col passare dei minuti, però, scopriamo che la zona continua a riempirsi all’infinito, fino quasi a scoppiare, incurante dell’ora sempre più tarda; e così alle 4 di notte le file per entrare nei locali sono molto più lunghe di quelle che si trovano all’una. Cose da pazzi, ma lo abbiamo detto all’inizio del racconto che in questa vacanza gli orari sono un optional.
E allora la soluzione giusta per godersi al massimo tutta la serata alla Feria notturna è recuperare il più possibile i bagordi della Feria de Dia, quindi rimanere a casa a riposarsi fino a verso mezzanotte. A quel punto, si può ricominciare a mettersi in movimento e si riesce a tirare fino al mattino.
Una nota da non sottovalutare: a Malaga non fa giorno mai! Alle 7 di mattina il cielo è ancora scuro come in piena notte, e a quell’ora, dopo una giornata del genere, avrete già perso da parecchio la sensibilità alle gambe ed avrete subito almeno 3-4 infarti silenti, quindi solo il fedele orologio saprà farvi capire che è ora di andare a dormire.
Ovviamente, se non siete degli esseri sovrannaturali, il fisico vi permetterà soltanto una/due giornate a questi ritmi, prima di presentare il conto.
Noi, non paghi dei bagordi della Feria, ci abbiamo messo sopra il “carico” dell’eroica partita sulla spiaggia di cui avete già letto le pagelle, per cui siamo tornati da Malaga con dolori in ogni parte del corpo e ferite lacero-contuse causate dalla sabbia particolarmente abrasiva della Malagueta.
Ma nessuno si pente di quest’esperienza.
Se volete vivere due giorni da eroi, andate alla Feria de Malaga.
Se volete suicidarvi, andateci una settimana.
Articolo scritto da Alessandro Castellani