7° WallyLalli in Nepal – 2° day From Ghandruk to Sinuwa
2° day from Ghandruk to Sinuwa
La tappa odierna e’ da Ghandruk a Sinuwa e sono circa 6 ore di marcia.
Qui ci si sveglia molto presto e il team alle sei e’ già in piedi (veramente non abbiamo chiuso occhio tutta la notte per il freddo), comunque si parte abbastanza presto per sfruttare a buon passo le prime ore per poi rallentarsi durante il giorno.
Il panorama mattutino ti da’ una bella carica, la colazione invece mi da’ una bella scarica (dicesi scarica espulsione di sostanze tossiche da poco ingerite) e anche per il team leader Enrico e’ lo stesso.
Ci incolliamo gli zaini anche perché il nostro Sherpa e’ già partito, Forse per paura di un attentato.
Vengo subito privato del mio budget giornaliero da Enrico perché a suo dire consumo troppo (io credo che mi voglia morto), comunque parto incazzato come un lupo con lo zaino più grosso e dalla carica supero anche lo sherpa e doppio Enrico.
Il percorso e’ molto bello, non proprio immerso nella natura, si cammina su dei grandi gradini fatti a mano con pietre e si passa tra molti villaggi.
Ogni tanto mi fermo per fare qualche foto o magari bere ma ogni mia iniziativa e’ bocciata dal team leader, non bisogna consumare acqua, ne consumare batterie e cibo, secondo lui bisogna solo camminare e zitti….. ma cazzo non e’ la Via Crucis.
Il primo tratto e’ caratterizzato da una serie di sali e scendi allucinanti che ti spezzano le gambe, inizio ad accusare, lo Sherpa mi sorpassa provo a spingerlo nel burrone ma e’ troppo leggero e una ventata lo riporta sul sentiero.
Ci rendiamo conto subito che il trekking, anche se preparati, non sarà una semplice passeggiata.
Per fortuna che mi sono imposto col team leader e ho comprato contro la sua volontà, rinunciando al pranzo, le bacchette per camminare (mossa che risulterà vincente sia per me che per il millantatore Critico).
Le scalinate sono alte e ripide e ormai sono circa le 14 e procediamo a passo di lumaca, a quest’ora e’ anche molto caldo e inizio a sudare.
Scivolo e infilo con la bacchetta una turista Giapponese di nome Kaori che mi era vicino.
Arriviamo a stento a Sinuwa, sei ore dopo essere partiti da Ghandruk, disidratati per non aver bevuto nemmeno un sorso d’acqua ma con un sacco di soldi che mai ci serviranno in tasca.