GIROCASTRO – Un carapace di pietra, patria di Hoxha e Kadare
GIROCASTRO – LA FORTEZZA D’ARGENTO
Molti sono i nomi con cui Girocastro viene chiamata e scritta.
Argiocastro in italiano, Argyricastro in Greco, Gjirokester e Gjirokastra in Albanese.
Ma letteralmente ha un solo significato: “Fortezza d’argento”.
La città argentata perché gli abitanti dicono che dopo gli acquazzoni estivi i tetti delle case secchie brillano di colore argento.
Kadare, il più famoso e importante scrittore Albanese, nato proprio qui e che ha scritto il libro “La città di pietra” l’ha definita “Un carapace di pietra”.
Un insieme di case secolari rivestite da lastroni grigi somiglianti a gigantesche squame.
Molti sono i nomi, cosi come i suoi soprannomi e le sue leggende.
“Città museo dell’Albania”, “Fortezza Argentata”, “Città dai 1000 scalini”, “Città di pietra”.
Una città incastrata tra le montagne la cui l’unicità ha fatto si che il centro storico sia stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Girocastro, 26.000 abitanti, è una delle più antiche città Albanesi e dei Balcani.
Costruita su una collinetta di 300 metri d’altezza, domina tutta la vallata lussureggiante tra i monti Mali I Gjene e il fiume Drinos.
Una città antichissima fondata dagli Illiri e abitata fin dall’antichità da popolazioni proto-albanese nel I° secolo d.C..
Occupata e contesa nel corso dei secoli, da sempre uno degli esempi più significativi di architettura nazionale e che mostra nettamente l’incontro tra la cultura greca, romana, bizantina, turca, ottomana ma anche Italiana e Tedesca.
La città che si conosce oggi è stata costruita intorno e sotto a una fortezza dai Bizantini che ne fecero un importantissimo centro commerciale.
Durante il regime comunista diventò un polo industriale e commerciale e Hoxha, anche lui nato qui, le conferì lo status di città-museo.
Proprio la sua casa di nascita è stata trasformata in un museo che è stato bruciato dopo la sua caduta.
La città è divisa nettamente in due parti:
- La parte bassa, quella residenziale, nuova e per niente turistica
- La parte alta, quella del centro storico e del borgo antico
Insieme al centro storico di Berat anche quello di Girocastro come detto è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Una città dagli scorci magici, dalla posizione scenografica e dalle meraviglie architettoniche.
Un insieme di caratteristiche uniche che l’hanno resa una delle città più affascinanti dei Balcani.
Il centro storico è un susseguirsi di case dai tetti di pietra, musei, ruderi e rampicanti.
Ma anche discese e salite in un lastricato di viuzze che sembra un labirinto.
Tutto questo da un senso di una città “massiccia”, con un carattere di fortezza collettiva.
Se Berat dava un senso di linearità e apertura, Girocastro da un senso verticale e di chiusura.
Ciò che rende la città un museo a cielo aperto sono proprio le sue case con le loro caratteristiche uniche.
Case che nella parte superiore sono aperte, con larghe finestre e il caratteristico Cardak in legno, mentre nella parte inferiore i portoni pieni di promesse sono una rarità che qui è la costante.
Molte poi hanno bellissimi cortili, giardini interni e terrazze panoramiche.
Quasi tutti sono dei vecchi edifici ottomani caratteristici che sempre più spesso stanno per essere trasformati in B&B
A questo aggiungeteci Chiese bizantine come quella di San Michele Arcangelo, la Moschea del Bazar, unica della città, il suo Bazar (che a noi però non è piaciuto proprio per niente) e il castello.
Ecco perché Girocasto è, ma sarà sempre di più una delle mete turistiche più visitate dell’Albania.
La cui unica parola d’ordine è perdersi in questo gioiello e assaporarlo lentamente prima che sia troppo tardi.
CREDITS FOTO: FEDERICA FIORETTI