Ho attraversato il muro che separa Israele alla Palestina.

Sono da solo e non so dove andare.

Cosi salgo su un taxi e gli dico di portarmi tutto il giorno a conoscere un pò questa terra.

Prima tappa: il “Complesso di Herodium o Herodion”.

Una collina in parte artificiale a forma di tronco di cono.

Situata a 15 km da Gerusalemme, in Cisgiodanaia in una zona semi-desertica, è situata a 758 m s.l.m, è alta più di 60 metri ed è il maggior rilievo nel deserto di Giuda.

Sulla cima Erode il Grande fece costruire un maestoso palazzo fortezza tra il 23 e il 15 a.C.

Per i Crociati era “la montagna dei franchi”, per arabi la “montagna del paradiso”.

E’ considerata la costruzione più grande e importante del re della Giudea, che tra l’altro fece ricostruire anche il Tempio di Gerusalemme e il palazzo di Masada.

Il nome Herodium deriva proprio da Erode.

Il palazzo – fortezza vero e proprio aveva una cerchia difensiva costituita da una doppia cinta muraria, con un diametro esterno di 62 metri e comprendeva 4 torri alte circa 30 metri.

Quella quella orientale che aveva un diametro 18 metri era adibita agli appartamenti reali.

Di notevole interesse c’erano della cisterne che provvedevano alla provvista d’acqua dolce e due edifici monumentali e un grande bagno per il rituale ebraico.

Poco sotto il palazzo, a metà collina, vi sono i resti di un monumento funerario che conteneva dei sarcofaghi, probabilmente la tomba del re Erode e dei suoi familiari.

Oggi purtroppo rimane ben poco.

I romani dalla Legio X Fretensis assediarono e distrussero Herodion nella prima guerra giudaica e successivamente gli abitanti riversarono sul complesso tutto l’odio che avevano per Erode e tutto quello che rappresentava, in quanto governatore “cliente” dei romani.

E’ possibile vedere dei resti della pavimentazione a mosaico, alcuni affreschi, parte di terme e acquedotti e strutture bizantine trovate durante gli scavi.

La visita dura un paio di ore, cosi risalgo in macchina e mi faccio portare a Hebron.