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Se avevamo già assaggiato il sapore di questa terra, uscendo dall’altopiano e andando verso sud abbiamo scoperto il vero senso del nostro viaggio.

Entrare in contatto più profondo con la parte selvaggia, rigogliosa e animale dell’isola.

Per i bambini, ma anche per noi adulti, è cominciata l’avventura. 

I parchi naturali in Madagascar hanno generalmente una buona organizzazione, è permesso entrarvi solo se accompagnati da una guida del parco, questo fa sì che molta gente del luogo abbia un lavoro sul territorio, e crea consapevolezza del valore e della tutela dello stesso.

Insieme alla guida si muovono gli spotter, ovvero ragazzi che hanno la grande capacità di sentire e scovare gli animali, a partire dai lemuri fino ad arrivare a vedere tra i rami secchi l’insetto stecco o camaleonti minuscoli mimetizzati perfettamente.

Siamo stati tutti affascinati da questi ragazzi che si muovono abilmente e silenziosamente tra gli alberi, sempre sorridenti e discreti.

I bambini ne avevano fatto il loro riferimento, proprio perché, di poche parole, comunicavano in maniera essenziale e comprensibile per loro.

Soprattutto sapevano vedere ciò che a noi era nascosto: una vera e propria magia ai loro occhi. 

I Parchi del Madagascar

I Parchi del Madagascar – Il Ranomafana

RANOMAFANA

Letteralmente acqua calda, (rano:acqua, mafana: calda), è un parco naturale di molti ettari, distribuito in una valle estremamente rigogliosa percorsa da un fiume, dal quale arriva anche l’acqua calda che da il nome al luogo.

Qui ci si trova nella vera giungla, in cui vivono molte specie di lemuri, camaleonti, rane e altri animali.

Il piccolo paesino si snoda intorno alla strada principale che scende incastrata tra il fiume e la foresta, l’ambiente è più colorato e caldo rispetto all’altopiano.

Qui abbiamo organizzato un paio di trekking, di cui uno notturno, per vedere in particolar modo il Microcebus, un lemure notturno in miniatura, tutto occhi e pancia.

Qui, ho testato la resistenza dei miei figli sia di notte che di giorno, la loro capacità di camminare per qualche ora in sentieri non sempre agevoli da percorrere.

E qui ho testato anche la forza del loro sistema immunitario. Siamo stati invitati a fare un bagno nella famosa acqua calda di Ranomafana.

Noi pensavamo si trattasse di piscine naturali, lungo il corso del fiume.

Ma invece ci siamo trovati in una piscina vera e propria, di acqua calda, molto frequentata dalle persone del luogo.

Eravamo gli unici bianchi e per i miei figli è stato fantastico fare il bagno in un brodo azzurro, insieme a tantissimi bambini con cui fare amicizia e giocare, in uno scenario molto suggestivo.

I Parchi del Madagascar

Molto bello e caratteristico, peccato che soprattutto Tito, mio figlio più piccolo, abbia bevuto moltissima di quell’acqua calda… mi aspettavo che il giorno successivo lo avrebbe passato in bagno…o peggio.

Invece ho scoperto che i miei figli hanno un sistema immunitario che nemmeno Superman, e dopo questa bevuta, i loro anticorpi saranno diventati grassi ed enormi e che non si ammaleranno mai più nella loro vita. 

ANJA 

Dopo qualche giorno di lussureggiante verde siamo partiti alla volta del Parco di Anja.

Questo piccolo parco che si arrampica su un massiccio di splendido granito, accoglie una grandissima comunità di Lemuri Catta, i famosi lemuri dalla coda ad anelli.

I Parchi del Madagascar

Ambalavao

Il parco è gestito molto bene dalla comunità locale, e i ragazzi che ci lavorano sono gentili e competenti. 

La giornata di trekking è stata una delle più amate dai miei figli.

Per loro è stata una vera e propria avventura.

Sia per il primo vero contatto molto ravvicinato con i Lemuri Catta sia perché il percorso si snodava fra il boschetto animato dagli animali e rocce sulle quali arrampicarsi.

I Parchi del Madagascar – Anja

Anche molto in alto.

Abbiamo molto amato questo parco, come tutti i parchi del Madagascar e anche il paesino vicino al quale sorge, Ambalavao, animato da molti mercati e tanti colori, ma allo stesso tempo rilassato e accogliente. 

ISALO

La grandezza e la maestosità di questi immenso parco si stagliano su uno sfondo sempre più arido e giallo. Incredibili canyon si erigono e poi affondano tra le foreste spinose e la sabbia.

Qui abbiamo deciso di fermarci qualche giorno, le escursioni da fare sono diverse e i bimbi hanno bisogno di rallentare un po’ i ritmi.

I Parchi del Madagascar

I Parchi del Madagascar – Isalo

Inoltre sono decisamente entusiasti del lodge dove risediamo che ha una piscina di acqua salata a disposizione degli ospiti.

Anche questo genere di cose fanno in modo che il viaggio insieme a dei bimbi sia più morbido e gradevole.

Sulle rocce dell’Isalo ci si inerpica sotto il sole in un ambiente lunare, abitato da insetti stecco, piante velenose che i bimbi hanno imparato in fretta a riconoscere e non toccare, rocce sulle quali salire per poi godere di panorami mozzafiato in cui il nostro sguardo si può allungare e perdere.

I Parchi del Madagascar – Isalo

E poi…e poi si scende sul fondo dei canyon dove scorrono corsi d’acqua limpida e freddissima.

Dove l’ambiente si fa umido, serpenti gialli e verdi strisciano sulla sabbia, dove si possono incontrare tombe e luoghi di culto oppure sbucare in lagune blu degne dei film anni 80.

I Parchi del Madagascar – Isalo

Al parco dell’Isalo ovviamente si possono incontrare altri lemuri, e noi abbiamo avuto la fortuna di vedere da molto vicino “danzare”, nel suo modo buffo, il Sifaka, cosa che ci ha regalato un’emozione molto profonda e anche molte risate.

Se passate in questa zona del Madagascar non potete non visitare questo parco, tra scenari western e insospettabili valli dell’eden. 

Madagascar con i Bimbi 1° Parte: L'ALTOPIANO CENTRALE di Valeria Bernardi
Madagascar con i bimbi 3° parte: Anakao e il Mare di Valeria Bernardi
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