ISLANDA Religione – Tutte le religioni in Islanda
Islanda Religione
In Islanda c’è la libertà di culto e religione, nell’isola ci sono più di 40 tra religioni e fedi, sia monoteiste che politeiste.
La religione nazionale Islandese, seguita dal 75% della popolazione, è quella Evangelica Luterana introdotta dal protestantesimo che ha sostituito “apparentemente” il paganesimo nordico.
Ma ci sono anche ebrei, mussulmani, buddisti, testimoni di Geova, mormoni e cristiani 4%.
Da quando le prime persone misero piede nell’isola, la religione fu sinonimo di mitologia, riti naturalistici e materiali, credenze di spiriti soprannaturali, divinità e idoli di origine pagane.
Diffusissima erano le credenze folcloristiche, su tutti gli Huldufolk, il popolo nascosto ma anche la cultura Asi di Odino, Barr, Thor con tutto il pantheon vichingo e celtico.
Una popolazione che per secoli è rimasta isolata dal resto del mondo credeva alla potenza magica della natura e delle sue manifestazioni enigmatiche e strane come eruzioni, geyser e aurore boreali.
Non c’erano sacerdoti e re, ne tanto meno una casta sacerdotale, solo riti e sacrifici di massa senza edifici di culto.
Poi arrivarono gli europei continentali e la religione cristiana prese il sopravvento.
Attualmente c’è una frattura generazionale.
I giovani non credono più in Dio, lo 0% dei venticinquenni Islandesi crede alla creazione.
La maggior parte della popolazione, il 40%, si dichiara Ateo e crede alla teoria del Big Bang.
Il 72% è d’accordo per la separazione ufficiale tra stato e chiesa.
In giro ci sono molte chiese, quasi tutti i villaggi c’è l’hanno una, sopratutto nella capitale e ad Akureyri.
La più importante e visitata è Hallgrimskirkja a Reykjavik.
Detto questo è anche vero che tutt’oggi è molto diffusa la credenza degli Asatru.
Asatru è il nome con cui oggi gli Islandesi definiscono i seguaci delle antiche tradizioni religiose.
Molti credono agli orchi, ai popoli nascosti e agli elfi chiamati Huldofolk o Hidden People.
E’ usanza popolare considerare sacri i loro luoghi tanto da non costruirci case e chiese.
Per loro, la natura è dio, un dio visto come forza soprannaturale e immortale.
E come si fa a dargli torto.