IRAN 5° Da Teheran a Kashan by bus
Da Teheran a Kashan by bus
Secondo giorno a Teheran….è venerdì.
Il venerdì in Iran e per i mussulmani è come la domenica per noi.
A differenza nostra dove la domenica tutti sono in giro e passeggiano qui è l’opposto, tutti sono a casa e il centro della città è semi deserto.
Quindi su invito del proprietario del albergo decidiamo di andare via da Teheran e visitarla l’ultimo giorno.
Inizialmente volevamo andare direttamente a Yadz, ma i treni sono tutti pieni e gli autobus con partenza verso mezzogiorno arrivano verso le nove di sera, così optiamo per andare a vedere KASHAN, una città di medie dimensioni a un paio di ore di distanza, dove la vita quotidiana scorre lenta e tranquilla.
Per arrivare alla stazione dell’autobus, prendiamo la metro e arriviamo a 100 metri da essa.
Neanche entriamo nella recinzione che ci chiedono dove volevamo entrare.
Ci imbarcano al volo su un pullman in partenza.
Il Bus è una figata. La prima volta che vedevo del pullman così comodi e spaziosi. Invece di avere 4 posti a sedere su ogni fila questi modelli ne hanno solo 3.
Risultato, una comodità impressionante.
Le strade sono come le autostrade italiane. Due o tre corsie, senza troppe buche e maggiormente dritte.
Dopo la prima fermata si siedono due ragazzi vicino al mio posto.
Incuriositi da noi occidentali, iniziano a farci domande.
Le solite: dove viviamo, che facciamo, se siamo sposati, che squadra di calcio tifiamo, se conosciamo Totti o Del Piero e così via…
Poi improvvisamente dicendogli che andavamo a KASHAN ci invitano a cenare da loro…
E non solo …anche a dormire.
Iniziamo a fargli anche noi delle domande, 23 anni, studenti di Ingegneria Elettronica, abitano a Teheran e studiano a Kashan….poi improvvisamente ci dicono che siamo arrivati e che dobbiamo scendere, abbiamo 5 secondi per decidere.
Oddio il nostro sogno di essere ospitati in una casa Iraniana si sta avverando, non nego di avere qualche timore ma la curiosità era troppo grande quindi titubando accettiamo l’offerta!!!!
Non scendiamo al centro della città ma bensì in mezzo alla strada.
C’è ancora la neve… L’asfalto finisce e fa spazio a un terreno fangoso… Li seguiamo fino ad arrivare ad una struttura di cemento armata alta 4 piani e mezza incompleta… Ottomila domande ci passano per il cervello!!!
Ma non vediamo l’ora di questa avventura.