La traversata del Castore (4228m) – L’ascesa dal Felik e la discesa dal Verra
Il Castore è una montagna la cui cima è divisa a metà tra Svizzera e l’Italia, tra la Valle d’Aosta e la regione Vallese.
4228 metri di altezza, 160 di prominenza, ascesa per la prima volta il 23 Agosto 1861.
Si più salire sia dal Rifugio Guide della Val d’Ayas che dal Rifugio Quintino Sella al Felik.
Situato in mezzo tra il Polluce e il Lyskamm occidentale, è separato dal Polluce dal Passo di Verra, 3845 metri, e dal Lyskamm occidentale dal Colle del Felik, 4061 metri.
Castore e Polluce sono chiamati, dalla mitologia Greca, i “2 Gemelli”.
Montagna asimmetrica: alla sua cresta bianca che si allunga verso sud est in direzione del Felikjoch (Punta Felik), da dove saliremo, si oppone a nord ovest un ripido e uniforme versante glaciale (via normale del Castore, molto faticoso da affrontare in salita), da dove scenderemo.
Salita: Via Normale per la cresta sud est
Siamo partiti dal Rifugio Quintino Sella, siamo arrivati al Colle del Felik abbiamo abbandonato l’ascesa al Lyskamm occidentale prima del pendio finale, siamo ritornati al Colle del Felik e ora affrontiamo il Castore sulla Via Normale per la cresta sud est.
Questo che stiamo per fare è il percorso più facile per raggiungere questa cima: 650 meri di dislivello, classificato F+, su un itinerario interamente glaciale.
Dal Colle del Felik parte subito la traccia, inizialmente larga e ben marcata e si affronta un facile pendio.
Si arriva facilmente sulla punta in cui inizia la cresta sud est, 4174 metri.
Qui la traccia si assottiglia sempre di più, le difficoltà non sono mai grandi, ma la cresta è a tratti molto affilata e non offre possibilità di protezione.
Assolutamente da non da sottovalutare, specialmente per me che sono un principiante.
Per arrivare in vetta la cresta sud orientale è abbastanza lunga e sottile, ci sono varie sali e scendi, le ondulazioni non sono lunghe ma si è sempre molto esposti.
A dirla tutta anche qui mi metto un pò di paura, sarà che inizio a soffrire un pò di vertigini, per fortuna ho Dimitri che ogni “tanto” mi riassicura.
Arriviamo fino all’anticima sud est del Castore.
Ci fermiamo un pò, due foto e continuiamo sempre lungo la cresta, fino in vetta al Castore, 4228 metri.
Dal Colle del Felik ci si mette circa 60/90 minuti ed è fattibile tutta l’estate.
Discesa: Via Normale da Ovest
Siamo arrivati in cima e come preventivato scendiamo dalla parte opposta, per la “Via Normale da Ovest”, direzione Passo di Verra e Rifugio Guide Val d’Ayas, dove andremo a dormire.
L’ascesa per la parte che viene dal Colle del Felik è stata abbastanza facile fisicamente ma per me sempre piuttosto pericolosa e stressante a livello mentale.
Dalla cima superando l’ultima cresta arriviamo a colletto posto tra l’articima nord, 4205 metri, e la cima.
Qui inizia la discesa.
In salita la via è classificata PD, con pendenze che oscillano sui 40 – 45, con un dislivello di circa 400 metri, 800 dal rifugio Guide val d’Ayas.
Anche questo è un itinerario interamente glaciale.
L’inizio della discesa è il pezzo più difficile a livello tecnico e rimaniamo bloccati una ventina di minuti anche perché c’è un pò di traffico e si passa uno alla volta.
Si deve usare o la corda o le doppie piccozze.
In dei punti ci sono anche delle roccette che ogni tanto qualcuno per sbaglio tocca e che rotolano giù.
Il breve tratto ha pendenze tra i 45 e i 50°.
Superato questo breve ma intenso tratto il difficile è fatto.
Ma non calate l’attenzione, il percorso è tutto crepacciato con molti ponti di neve.
Finita la discesa ci troviamo al Plateau glaciale posto ai piedi del passo di Verra.
A destra c’è il Polluce, che domani affronteremo.
Sono le 14, siamo stanchi, ma soddisfatti, la giornata è ancora uno spettacolo.
Proseguiamo la camminata e in mezz’ora arriviamo al rifugio guide Val d’Ayas.
ps molti spunti sono stati prese dal libro “Il Grande Libro dei 4000. Vie normali e classiche. Libro di Marco Romelli e Valentino Cividini”.