PERU 19° Ultimo giorno a Lima e ritorno a casa
LIMA
La mattina mi alzo a fatica, un po’ per la stanchezza dei giorni di trekking, un po’ per le ore piccole delle notte prima in cui abbiamo festeggiato il ritorno a Cusco dentro un locale con ragazzi di tutto il mondo, fino all’alba.
Prendo un taxi, vado all’aeroporto, in un ora arrivo a Lima e mi faccio portare in un Ostello nel quartiere Miraflores, pieno di backpacker come me in giro in Peru e Sud America.
Resto un giorno e mezzo a Lima, girovagando senza meta a piedi o con gli infiniti “combis”, i tradizionali pulmini del trasporto pubblico, da solo o con qualche ragazzo che incontro nell’ostello.
Lima, la capitale del Peru, centro finanziario e industriale del paese, fondata da Pizzaro nel 1536, situata sulla costa, 10 milioni di abitanti, famosa per i “balconi in legno” del suo centro storico e per una grossa disparità tra ricchezza e povertà, tra benessere e miseria.
Dal tranquillo, occidentale e ricco quartiere Miraflos a piedi arriviamo fino alle baraccopoli, alle favelas della periferia, in un ora passiamo da grattacieli, centri commerciali, banche e ricche case residenziali a quella zona i cui vivono più del 50% degli abitanti di Lima.
Ce ne andiamo al mercato locale di GAMARRA, molto interessante, dove faccio un po’ di shopping e si possono trovare molte cose tradizionali Peruviane a buon prezzo, allo Stadio di Calcio, dove riesco anche ad entrare dopo aver dato un paio di dollari ad un ragazzo, alla Cattedrale di Lima dove mi trovo in mezzo ad una cerimonia molto importante, fino al Museo della Nazione, una sòla pazzesca con 20 ceramiche, 10 quadri, 5 oggetti in oro e un piano dedicato alla PATATA.
La sera rimaniamo nel zona dell’ostello, piena di pub e locali tranquilli, due birre ed è già ora di tornare a casa, non prima di aver fatto una sosta ad Amsterdam.