Luang Prabang ha mantenuto un connubio perfetto tra natura, religione e colonialismo.

Patrimonio dell’UNESCO considerata la capitale religiosa e spirituale del Paese.

Situata in una valle all’incrocio tra i fiumi Mekong e Nam Khan, è facilmente visitabile a piedi o in bicicletta in quanto non particolarmente estesa.

La via principale (Sisavangvong o Xiang Thong) è il punto in cui si trovano quasi tutti le guest-house, ostelli, negozi tradizionali, pub e ristoranti che offrono piatti tipici della cucina locale e internazionale.

La città è un susseguirsi di edifici in legno nella più classica tradizione laotiana, ville coloniali e templi buddisti dal tetto dorato con interni decorati da mosaici e affreschi della vita di Buddha.

Vediamo ora cosa non perdersi in un soggiorno a Luang Prabang.

MONTE PHOU SI: il monte meraviglioso. Una collina ricoperta di alberi e da una vegetazione incontaminata, dalla cui sommità c’è una vista panoramica da sballo. Sopratutto sulla città e la confluenza dei due fiumi. Molti vengono qui per il tramonto. E’ raggiungibile dalle strade principali della città con 328 gradini.

HAH KHAM: ex palazzo Reale, ora divenuto museo. Al suo interno c’è la statua del Buddha Pra Bang che risale al XI secolo e che da Ceylon è passata per Angkor fino ad arrivare qui.

WAT XIENG THONG: chiamato “il tempio della città d’oro. Il monastero più famoso e visitato non soltanto di Luang Prabang ma anche di tutto il Laos. Costruito nel XVI secolo, sottolinea l’eleganza e la grazia dell’architettura dell’epoca. Ha il tetto di legno e tanti mosaici tra cui l’albero della vita. Sorge sulla punta estrema della città e si affaccia sul Mekong. Per arrivarci si percorre una scalinata che scende fino ad immergersi nelle sue acque. Quasi a voler sottolineare con la sua discesa la nobiltà dell’intero popolo laotiano. L’atmosfera è estremamente rilassante. Fino al 1975 era sede dell’incoronazione dei re del Laos.

GROTTE DI PAK OW:  le grotte del Buddha, un insieme di colline calcaree con caverne al cui interno ci sono le statue del Buddha, con delle cascate raggiungibili in barca. Chiamate anche le grotte dei Mille Buddha  consiste in 2 grandi cavità entrambe contenenti migliaia immagini di Buddha di diverse dimensioni, da pochi centimentri a due metri.

TAEC (Traditional Arts and Ethnology Center): fondato nel 2006, racchiude, preserva ed interpreta l’arte e lo stile di vita delle numerose minoranze etniche presenti nel Paese. Include una vasta collezione di artigianato, una libreria e stands per la vendita dei manufatti locali i introiti vengono utilizzati per sostenere lo sviluppo delle comunità tribali e preservare le loro tradizioni.

CASCATE KUANG SI: è possibile fare il bagno nelle sue rinfrescanti acque turchesi e c’è il rifugio per gli Orsi Asiatici.