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MADAGASCAR CON I BIMBI 1° PARTE

L’ALTOPIANO CENTRALE

Siamo arrivati di notte ad Antananarivo, dopo un ottimo volo con Air France. Mi aspettavo un aeroporto peggiore, ma, a parte la confusione e l’attesa per i visti, è andato tutto liscio. 

Ovviamente tutti eravamo stanchi, soprattutto i bimbi, ma per la mia esperienza l’eccitazione dell’arrivo risveglia anche quelli più sonnolenti.

Ci siamo poi fermati solo un paio di giorni nella capitale, grigia e caotica. 

Ci siamo immersi nel caos dei mercati, ma se non avete bambini tranquilli e soprattutto se voi stessi non vi sentite tranquilli, non vi consiglio di farlo.

L’africa è un mercato, sempre. Di occasioni per passeggiare tra i banchi, tra le persone e gli animali ne potete avere sempre e in ogni luogo.

Il nostro viaggio, come dicevo è stato pianificato già prima della partenza. 

Madagascar con i bimbi

Madagascar con i bimbi

Questo perché grazie ai consigli e i suggerimenti avuti (anche e soprattutto da Enrico e MescalinaBackpacker) sembrava impossibile fare in autonomia i 1000 km per scendere a sud.

Per cui abbiamo contattato una guida molto professionale e gentile, con la quale abbiamo pattuito un itinerario, con un’auto e un driver. 

Lucas è stato molto bravo nel capire quali fossero le mie esigenze con i bimbi.

Fondamentalmente: non mi interessava vedere moltissime cose, ma preferivo fermarmi anche qualche giorno per potermele gustare e dare ai bimbi il tempo di ambientarsi. 

Inoltre non volevo fare mai più di 5 ore di viaggio in auto consecutive.

Nel pacchetto Lucas ha inserito anche tutte le entrate ai Parchi Naturali e gli alloggi a mezza pensione. 

Visto che eravamo con i bimbi abbiamo optato per una tipologia di “alberghi” di medio prezzo. 

Il 22 siamo partiti con la nostra guida e il driver, persone veramente deliziose con le quali è stato bello condividere questa esperienza.

I bimbi li adoravano!

Il nostro viaggio insieme parte da Antanartivo fino a Tulear, circa 1000 km in 10 giorni.

Da Antananarivo la Route 7 si arrampica sugli altopiani centrali tra le risaie e i caratteristici villaggi delle etnie Merina e Betsileo.

I paesaggi aperti, la terra rossa, le coltivazioni a terrazze, le tipiche casette a due piani di argilla, gli innumerevoli luoghi in cui si costruiscono mattoni, che dal bordo della strada sembrano piccole fortificazioni brulicanti di vita, scorrono lungo la striscia di asfalto che come una lingua si distende e srotola fino a lambire il mare.

Madagascar con i bimbi

Madagascar con i bimbi

L’altopiano è ricco. 

Ricco di acqua innanzitutto e per questo fioriscono agricoltura e allevamento. 

Le persone sono sempre indaffarate a fare qualcosa, i mercati vivaci, tutto è ben tenuto e pulito. 

Si percepisce una sorta di benessere. 

Nella mia esperienza spesso, nei paesi caldi, i luoghi in cui c’è più acqua, in genere le montagne, offrono alle persone uno stile di vita meno critico, quindi più rilassato e operoso.

Madagascar con i bimbi

Madagascar con i bimbi

Vivere comunque è sempre molto impegnativo; le persone camminano sempre, lungo le strade e le piste. 

I bambini collaborano nei campi, le ragazze lavano i panni lungo i fiumi. 

L’altopiano è punteggiato dai panni messi ad asciugare a terra sull’erba verde, come a creare degli immensi tappeti colorati. 

Ad Ambatolampy ci siamo fermati per fare visita ad un’ officina in cui si fabbricano le famose marmitte, pentole di alluminio di tutte le dimensioni tipiche di questa zona, ma utilizzate in tutto il paese. 

Inizialmente ero reticente, perché non amo questo genere di cose pensate per i turisti. 

Ma invece è stata un’esperienza quasi magica e per nulla turistica.

Ci siamo addentrati nel reticolo formato dalle case nei sobborghi. 

Fuori da questa rete di muretti, cunicoli, cortili e passaggi, la campagna si concedeva ai giochi dei bambini. 

Allegri e urlanti.

Il laboratorio in cui si producevano le marmitte era una stanza dalle finestre aperte: polvere e sabbia in terra. 

Gli uomini a piedi nudi, fondevano l’alluminio in stampi di sabbia, i volti anneriti dalla fuliggine, illuminati dal rosso del fuoco e del metallo fuso. 

I miei figli, sbalorditi, hanno visto la trasformazione alchemica del metallo che raffreddando molto velocemente diventava una pentola. 

I loro volti a bocca aperta, di fronte a quello che ai loro occhi era veramente qualcosa di magico.

Antisirabe, è una città coloniale, le strade del centro ampie, movimentate dai risciò portati da uomini e ragazzini che spingono sui pedali. 

Lungo il viale che porta alla stazione cespugli rossi fiammeggiano lungo i marciapiedi. Sono alberi di stelle di natale.

Madagascar con i bimbi

Madagascar con i bimbi

INFO PRATICHE SULLA TRAVERSATA DELL’ALTOPIANO:

Ricordate che siamo in montagna, scarpe da trekking, kway, e se andate nei mesi invernali (come abbiamo fatto noi) anche berrettini e maglioni.

La route 7 è una strada di montagna. 

Tutto sommato ben tenuta. 

Certo non si tratta di un’autostrada, ma tuttavia scorre morbida.

Madagascar con i bimbi

Vi consiglio vivamente di portare con voi antiemetici, naturali o meno a vostra discrezione, e soprattutto sacchetti per il vomito.

Questo è stato uno dei problemi principali per quanto mi riguarda, durante il viaggio in auto.

Yuri mio figlio maggiore ha sofferto molto le curve. 

Abbiamo ovviato lasciando un sacchetto bello rinforzato per le emergenze. 

E facendolo stare seduto sul sedile anteriore.

Nelle vostre pause, anche se pensate di essere in mezzo al nulla, frequentemente sarete visitati da bimbi, nonne e ragazzini. 

I betsileo e i merina sono popoli molto gentili, difficilmente vi troverete in situazioni difficili da sostenere. 

Noi avevamo sempre biscotti, pane, caramelle di scorta da regalare loro. 

Accettano i vostri doni mettendo le mani a coppetta per riceverli, è una maniera per dire grazie, estremamente delicata e dignitosa. 

ALBANIA con Bambini - L'Albania Backpacker con i bambini
Madagascar con i Bimbi 2° parte: I Parchi del Madagascar di Valeria Bernardi
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