MAROCCO
In Marocco ci sono stato due volte, due infatti sono i racconti che troverete.
Il primo, nel 2003, non è stato solo un viaggio, è stato il primo grande viaggio, un esperienza di vita.
Senza essere ipocrito posso dire che è stata una delle tappe fondamentali della mia vita.
Chiamatelo fato, chiamatelo destino, chiamatela fortuna, chiamatela come volete, sta di fatto che dopo il viaggio in Marocco, 15 anni circa fa, è finita la mia fase adolescenziale università – vied è iniziata la fase lavorativa e più
Un viaggio fatto per caso, dopo il miliare ero partito con un mio amico in cerca di lavoro per Tenerife ma dopo un mese ci siamo stufati e senza pensarci troppo siamo sbarcati attraverso lo stretto di Gibilterra in Marocco, senza conoscerne nulla.
Tanger, Marrakesh, le Cascate di Ouzoud, l’Atlante, Ouarzazate, il Sahara, Fez, Meknes, il Rif, Chefchaouen, i 5 giorni del ritorno a casa via terra attraverso la Spagna.
30 giorni, un susseguirsi continuo di nuove esperienze, nuovi emozioni, nuovi odori, un nuova cucina, una nuova religione, un nuovo modo di pensare, di parlare e di affrontare la vita.
Il primo impatto con il mondo Islamico, della prima moschea, la prima volta a dormire sui balconi delle riad, le prime contrattazioni anche per mangiare e barattare qualsiasi cosa.
La prima volta che affidavo la vita a gente che conoscevo solo qualche ora prima, dormendo e mangiando in case di sconosciuti, facendo l’autostop in zone che se ci sarebbe successo qualcosa ma nemmeno la CIA ci avrebbe trovato.
A distanza di anni, ripetendo al Marocco, ancora mi viene la pelle d’oca e si, è stato fino ad ora il miglior viaggio che abbia mai fatto, soprattutto perché è stato l’unico fatto con un biglietto di solo andata, senza la preoccupazione di quando ritornare.
E nel 2022 dopo 20 anni esatti ci sono tornato insieme ai miei figli nel loro primo viaggio fuori all’Europa.