MescalinaBackpacker intervista Giuditta Celli
GIUDITTA CELLI
Questa settimana puntata GLACIALE, MescalinaBackpacker ci porta in ANTARTIDE.
Si avete capito bene, andremo al POLO SUD.
Ospite a Radio Orte, intervistata da Elena Medori abbiamo una Glaciologa e Chimica dell’atmosfera del Cnr di Pisa, incaricata di progetti sulla chimica della neve e dell’atmosfera per il cambiamento climatico.
Ha vissuto 12 mesi in Antartide nella base scientifica della stazione Italo-Francese Concordia, gestita dal PNRA italiano e dall’IPEV Francese.
Una base situata nel Plateau antartico a 3233 m di altitudine e 1200 km dalla costa, in cui i vicini più vicini erano i russi nella stazione Vostock a 700 km e a una distanza di 1200 km dalla stazione italiana costiera Mario Zucchelli Station (MZS).
9 mesi dei quali in totale isolamento fisico e nessuna possibilità di recupero esterno.
Con temperature estive attorno ai -35 ed invernali ai -70 con picchi a -80 gradi.
28 anni, originaria del Casentino, in provincia di Arezzo è con noi: GIUDITTA CELLI.
Giuditta ci porterà a conoscere non solo l’emisfero ancora oggi più incontaminato e misterioso.
Faremo un giro nel mondo della ricerca, quella vera e avremo qualche anticipazione sul cambiamento climatico.
Ci spiegherà cosa faceva di preciso, come si svolgeva il suo lavoro, quello dell’intera base e, cosa che io approvo pienamente, che non possiamo e dobbiamo fare dell’Antartide la prossima meta turistica occidentale.
Ci dirà cosa mangiava, dove dormiva, quale era la vista dalla sua camera e come era il cielo di notte.
Proverà a raccontarci le sue emozioni, paure e problemi in quei mesi di isolamento con temperatura inimmaginabili e se soffre tutt’oggi del “Mal d’Antartide”.
Ci farà sentire il “rumore del silenzio assordante” e cosa ne pensa se mettiamo insieme 3 parole: “donne, ricerca e Italia”
Questo ma che tanto altro e non vi resta che ascoltare la puntata.
L’intervista di MescalinaBackpacker andrà in onda: Martedì dalle 17:00 con repliche il Giovedì alle 23:00 e il Venerdì alle 9:00
Se siete nella zona del centro Italia è possibile ascoltarci sia in FM su Radio Orte che sul canale digitale 777.
Ma ovunque vi troviate in Italia, in Europa o nel mondo basta collegarsi su www.radiorte.it
Sul sito e sulla pagina Mixcloud sarà possibile ascoltare tutti i podcast delle puntate.
LE DOMANDE DI MESCALINABACKPACKER A GIUDITTA CELLI
- Dopo questa piccola prefazione e prima di iniziare l’intervista, vorremo che ti presentassi a parole tue, chi sei Giuditta Celli?
- L’intervista si concentrerà su Te ma anche sull’Antartide. Quindi fai una presentazione a questa terra magica che quasi nessuno ha mai visitato e che sembra uscita da qualche libro di poesie e di magia.
- Tu sei Glaciologa e chimica dell’atmosfera del Cnr di Pisa. Con incarico di progetti sulla chimica della neve e dell’atmosfera per il cambiamento climatico. Cioè?
- Cosa e perché ti ha spinto a candidarti a un progetto cosi importante, cosa ti ha portato in Antartide, da cosa nasce la tua voglia di andarci? Quale preparazione e addestramento hai dovuto affrontare?
- Tu hai vissuto in una stazione totalmente autosufficiente e che è stata completamente isolata dal resto del mondo, non raggiungibile fisicamente e caratterizzata da un periodo di buio totale; il sole infatti a maggio è tramontato e fino ad agosto la stazione è stata immersa in una notte perenne. Che facevi durante una giornata tipo e che ruolo avevi nella missione a livello tecnico e professionale? Lavoravi sempre o avevi anche del tempo libero e come lo trascorrervi?
- Hai trascorso un anno in una campagna scientifica alla Base Concordia al Polo Sud – Base italo francese – Ci spieghi che si fa di preciso sulla Concordia? Chi c’era oltre a te?
-
Passiamo ora alla parte umana. In questo periodo di quarantena chi meglio di te può mettere un focus anche sull’isolamento, alla fine è come se ti fossi già fatta un anno prima di queste settimane. Coraggio, pazzia, amore, interesse per il lavoro, affetti. Emozioni e sentimenti che in questi casi vengono amplificati. Raccontaci l’emozioni più forti che hai provato in quei giorni. Cosa è che ti è mancato materialmente e spiritualmente di più?
- Due curiosità, la prima è come era la tua camera e quale era la vista dalla sua finestra (se ce l’avevi) e quella del vostro centro?
- La seconda, visto che ti diletti in cucina, cosa si mangia in queste missioni?
- Affrontiamo ora il tema dei cambiamenti climatici. Cosa hai scoperto in questi mesi di isolamento? A livello lavorativo sappiamo che non sono ancora disponibili, i risultati si hanno nel corso degli anni e con confronto con i dati degli anni precedenti. Qualche piccola anticipazione o previsione?
- Spezziamo un pò l’intervista. Tu sei originaria di una vallata composta da tanti piccoli paesini, Casentino, in provincia di Arezzo. Ci parli un pò della tua terra d’origine? Fagli un pò di pubblicità?
- Abbiamo scopetto che sei un’appassionata di libri. Ci consigli qualche buon libro da leggere e qualche film da vedere anche che riguardi l’Antartide?
- E sappiamo anche che ami viaggiare. Come noi e come molti dei nostri radioascoltatori. Facci un po sognare: Possiamo noi comuni viaggiatori andare turisticamente in Antartide? Come, a chi rivolgersi, ci dai qualche consiglio?
- «Non ti innamorare dell’Antartide, non fare di Concordia casa tua, perché non potrai restare lì per sempre, e partire sarà difficile». Ti è preso il “mal di Antartide”? Cosa ti ha mostrato questa terra di speciale?
- Da molti è descritto come un luogo magico, dove ti senti più vicina alle stelle che alla Terra». Come era il cielo la notte?
- Hai mai avuto paura, ti sei mai spaventata, ti sei mai fatta male? Quali sono staiti le difficoltà e i problemi maggiori che hai dovuto affrontare?
- Come si fa ad andare a lavorare per la stazione concordia o per basi e compagnie del genere?
-
Hai vissuto a 3.233 metri sul livello del mare d’estate la temperatura era intorno ai -25/-30°C, che raggiungono anche i -80°C in inverno, con una media di circa -65°C ma è vero? Se mai uscita a maniche corte? Perché l’inverno è definito winter over?
- Hai provato la sensazione si vivere in un ambiente dove il rumore del silenzio può diventare assordante. Esperienza che anche io ho provato un paio di volte ma solo per poche ore. Che effetto ti ha fatto?
- Cosa ti sei portata nello zaino e gli oggetti a cui non avresti mai rinunciato?
- Sembra di non essere sulla Terra, ma in un luogo diverso. Ma è proprio vero? Eravate gli unici esseri viventi presenti o hai fatto anche altri incontri?
- Dove trovarti e Saluti finali
PS Un ringraziamento speciale a Francesca di Pietro e al suo travelblog Viaggiare da Soli, senza la quale non avrei scoperto questa fantastica AVVENTURA.