NEPAL 16° Annapurna trekking last day – day6
ANNAPURNA TREKKING DAY6
Jhinudanda 1780m-Himalpani 1332m-Nayapul 1070m-Pokhara
Ci svegliamo con il gallo, volevamo dormire un po’ di più, ma non c’è verso di farlo smettere.
Oggi avevamo due possibilità, o tornare a Ghandruk a prendere le torce che avevamo lasciato il primo giorno e farci tre ore di salita in più o andare diretti a Nayapul.
Per fortuna Babu ci dice che un suo amico è passato di là e le ritroveremo a Pokhara.
Iniziamo l’ultimo pezzo, anche se è tutto pianeggiante e in discesa la distanza è tanta, anche oggi è caldo e sudiamo come animali. Incontriamo molti villaggi non più turistici ma solamente locali, con coltivazioni di verdure, bufali, pecore, galline, papere, molta acqua e centinaia di fontane.
Arriviamo all’inizio, o alla fine, della strada in cui arrivano i bus e le macchine.
Il trekking è finito, i dirupi, i ruscelli da attraversare, i saliscendi, i gradoni e i gradini sono finiti, manca solo qualche chilometro su una strada sterrata, bella larga fino a Nayapul.
Non ce la faccio più, mi fanno male le spalle e i ginocchi, oggi lo zaino l’ho sempre portato io.
Incontriamo i soliti turisti nel verso opposto, tutti euforici, emozionati, dubbiosi, un po’ imparanoiati che iniziamo il trekking, proprio come noi, un po’ li invidio, un po’ proprio no.
Arriviamo a Nayapul dopo 4 ore di cammino ininterrotto, mangiamo e prendiamo un taxi per Pokhara.
Finiti, cotti, abbronzati, screpolati, puzzolenti, con la schiena a pezzi, senza più energia per far solo mezzo passo, ma allo stesso tempo orgogliosi, fieri, contenti, uno per non aver litigato mai, miracolo, e due per l’emozioni che abbiamo vissuto, per l’esperienza che ci è capitata, per l’impresa fisica e mentale che abbiamo superato.
Arriviamo al Puspa Guesthouse, Raj ci accoglie come dei re, ci da la camera, i biglietti del bus per Kathmandu e ci invita a cena con lui e la sua famiglia la sera stessa, per festeggiare la buona riuscita del trekking.
Andiamo subito a lavarci e a chiamare casa, sono sei giorni che non abbiamo nessuna notizia.
Usciamo, un paio di birre, compriamo due bottiglie di vino e puntuali ci presentiamo alla cena.
Siamo io, Dimitri, Babu, Raj, la moglie, un alto fratello di Babu e della moglie di Raj, e i loro due figli.
É una festa, Dimitri, non sta più nella pelle, mangiamo e beviamo, bevono tutti, anche i bambini, così esco e compro altre due bottiglie di vino.
Ci facciamo le foto e i video, parliamo, poi presi dall’alcool, Dimitri inizia a ballare e a cantare con i due bambini.
Lasciamo la mancia a Babu, che alla fine si è rivelato una gran persona, un personaggio, un ragazzo più che guida, ma una guida veramente precisa, affidabile e allo stesso tempo discreta e matta come noi.
Alla fine, verso le undici, loro devono andare a dormire, noi usciamo per bere due birre e ascoltare un po’ di musica rock.