INDIA 11° Panaji (Goa)
PANAJI
Arriviamo alla stazione a Panaji alle sette di mattina e ci mettiamo alla ricerca di un posto dove fermarci a dormire per i restanti tre giorni.
Solo che, dopo un paio di ore, ancora non avevamo trovato niente, o erano pieni, o dovevamo passare dopo le dieci o costavano troppo.
A un certo punto, dal balcone di una casa ci chiama un signore che ci dice di entrare nella sua casa che è un bed e breakfast.
Il posto è davvero piacevole, la nostra camera poi è dentro la loro casa, dove abita insieme a una decina di suoi parenti…. Posiamo subito gli zaini.
I restanti tre giorni rimaniamo nella capitale dello stato di Goa.
La città con una popolazione di 114.405, si trova sulle rive del fiume Mandovi ed è stata sviluppata un po’ a terrazzamento con edifici di cemento con balconi e tetti di tegole rosse qualche chiesa, e una lunga e ordinata passeggiata lungo il fiume.
Il posto è tranquillissimo, senza turisti e si vive la vera vita locale… Molto lentamente…
Ci sono viali fiancheggiati da Gulmohar, acacia e da altri alberi.
In tutta la città si vive e si respira un’atmosfera portoghese, con la sua cultura e architettura che si vede un po’ ovunque, cosi come la fisionomia delle persone.
Una giornata andiamo a Old Goa, ex capitale dell’impero Portoghese del 1500 famosa per le sue grandissime e caratteristiche chiese, tra cui la Cattedrale di Se (la sede dell’arcivescovo di Goa), la Chiesa di San Francesco d’Assisi, la Chiesa di S. Caetano, e in particolare, la Basilica di Bom Jesus, che contiene le reliquie di San Francesco Saverio, tutte del 1500.
Gli autobus partono ogni dieci minuti e ci si mette una mezz’ora.
Il giorno seguente siamo andati alla stazione degli autobus e abbiamo preso il primo che capitava facendo un’interessante escursione in dei paesini non tanto distanti.
Siamo rimasti tre giorni assorti in questa piacevole città e regione, rimanendo a casa a parlare con il proprietario, a guardare i suoi nipoti fare i compiti, a passeggiare lungo il fiume e andando di paesino in paesino solo per bere un te o una birra e principalmente, provando tutti i piatti culinari che rendono questo posto famoso.
Cosi il penultimo giorno di buon ora ci alziamo e andiamo all’aeroporto di Dabolim, torniamo a Delhi dove il giorno dopo prendiamo l’aereo per Fiumicino.