CILE 30° Punta Arenas racconto dei 2 giorni – G° 8-9
Punta Arenas racconto dei 2 giorni
GIORNO 8°
Abbiamo 2 giorni e mezzo per visitare Punta Arenas, da vedere c’è ben poco, le escursioni non abbiamo tanta voglia di farle e quelle più interessanti non si possono fare perché non è stagione.
In una settimana le temperature sono scese da basse a bassissime, sta iniziando l’inverno e la neve; cosi decidiamo di passare questi 2 giorni a relax puntando tutto sul mangiare e bere bene.
Prima cosa da fare è andare a comprare le scarpe per Valeria che è da ieri che cammina senza più la soletta inferiore.
Al centro ci sono più di una decina di negozi delle migliori marche internazionali per trekking, montagna e oudoor tipo marmoot, north face, patagonia, berghaus che vendono abbigliamento e materiale tecnico.
La scelta è buona, i prezzi quasi uguali a quelli Europei.
Comprate le scarpe, andiamo a fare un giro per un paio di agenzie per vedere qualche tour che si possono fare ma non troviamo niente di interessante.
Da Piazza de Armas arriviamo a Cerro Cruz, il punto più alto e panoramico della città da cui si vede quasi tutta Punta Arenas, lo stretto di Magellano, la Terra del Fuoco e punta Brunswich.
Camminiamo un pò nella più vicina periferia e verso l’ora di pranzo torniamo al centro dove troviamo un ristoranti “Colibrì” molto interessante dal punto di vista gastronomico.
Dopo pranzo proseguiamo il nostro tour senza meta per il centro andando prima a chiedere informazioni al centro DAP che gestisce voli e tour per l’Antartide e poi al Museo si Sara Braun.
Torniamo all’ostello, ci riposiamo e usciamo per cena a “La Luna” nella zona della Via O’Higgins dove ci sono una decina di ristoranti tutti attaccati.
GIORNO 9°
Dopo una mega dormita sotto i piumoni ci svegliamo con calma, colazione e usciamo, anche oggi non abbiamo nessun programma.
Punta Arenas è una città cosmopolita, con un centro piccolo, pulito, ordinato e schematico con molte case coloniali e palazzi in stile francese del XIX° e XX° secolo.
Una particolarità che abbiamo visto anche Puerto Natales è che anche qui ci sono tantissimi cani randagi tutti con vestitini addosso che ti seguano anche per qualche ora ma non ti danno nessun tipo di fastidio e non pretendono niente.
Dal centro passando lunga la via principale che si chiama prima Bories e poi Bulnes vediamo il Museo Regionale Salesiano, il Cimitero comunale (molto attraente e dove si vede tangibile il retaggio dei paesi Iugoslavi) e l’istituto della Patagonia.
Dopo esserci fermati a pranzo lungo la camminata arriviamo fino alla Zona Franca”, dove già siamo stati un ora prima di andare a Porvenir.
Torniamo con il bus pubblico che ormai è notte, ci fermiamo a fare prima un aperitivo con il ceviche e poi a cena a base di vino, carne per me e pesce per Valeria.
Verso le 23 andiamo a dormire che in giro non c’è più nessuno, nemmeno i cani.