MAROCCO 11° Dal Sahara a Fez passando per Ouarzazate – G°18,19
Ritorniamo a Zagora nel primo pomeriggio.
Il Sahara è stata un avventura breve ma intensa, fugace ma indimenticabile, stancante ma inarrivabile.
Lasciamo i 2 dromedari nel piccolo campo, salutiamo la guida, riprendiamo gli zaini e torniamo a Zagora con l’autostop.
Mangiamo qualcosa e con un taxi collettivo ritorniamo a Ouarzazate prima che faccia notte.
Andiamo nello stesso hotel della prima volta e usciamo per cena.
Dobbiamo decidere dove andare l’indomani e non possiamo farlo se non nella più tipica tradizione Marocchina, bevendo te alla menta e fumando narghilè.
Sono passati quasi 20 giorni da quando siamo giunti in Marocco e due mesi da quando siamo partiti da casa ma abbiamo ancora una marea di energie da investire (cosi credevo), tanti posti da vedere e nessun orologio da controllare.
Buttiamo giù qualche itinerario:
- andare al mare o nella turistica Agadir o nell’hippy Essaouira, ma di mare ne abbiamo fatto tanto a Tenerife,
- tornare Marrakesh e farci Rabat e Casablanca, ma non ci ispira tanto
- dirigerci nel profondo sud verso la Mauritania e chissà arrivare in Senegal
Ma siamo rimasti troppo ammaliati e incantati dai racconti che abbiamo sentito dagli altro ragazzi fino ad ora incontrati su Fes e la sua Medina.
Il giusto proseguo nel viaggio e la giusta destinazione per poi dirigerci a Meknes e da lì per l’alto atlante e Chefchaouen.
Decisione presa.
Trascorriamo il giorno successivo passeggiando senza meta per Ouarzazade e prima che faccia notte prendiamo il bus notturno.
8€ con il biglietto fatto la mattina direttamente alla stazione della città.
Il bus è molto comodo e moderno.
Andiamo nella capitale spirituale e commerciale, la città medioevale Araba meglio conservata al mondo e ovviamente la più fotografata: Fes.
Credits foto Emanuele Margiotti