SUDAFRICA 8° Diario Kruger giorno 3 – Satara Rest Camp
DIARIO KRUGER – SATARA REST CAMP
GIORNO 3°
Ci svegliamo con calma, colazione a base ci pancetta, uova e salsiccia al ristorante del Camp e via verso il Satara Rest Camp.
Dall’Olifant al Satara Rest Camp sono 60km per la strada asfaltata. Noi ne facciamo quasi 100, in 4 ore, guidando per tutte le strade sterrate possibili che incontriamo.
In 4 ore incontriamo pochissime macchine e anche se io ODIO guidare in generale, farlo qui mi sa una delle cose più belle che abbia mai fatto.
In 4 ore incontriamo coccodrilli, ippopotami, impala, giraffe, elefanti, facoceri, kudu, zebre, gnu, otarda del nord, faraone, gnu, buceri, babbuini e uccelli.
Ci fermiamo in una delle aree sosta in cui è possibile scendere dalla macchina.
Le aree di sosta hanno tutte un bagno e una cucina dove si può cucinare.
Arriviamo al Satara Rest Camp, il più grande dei tre in cui siamo stati.
Paghiamo la tassa di soggiorno, prenotiamo il SunSet Drive, andiamo al bungalow prenotato on line, A/C, ottimo bagno, letto matrimoniale e una super cucina.
Visto che dal SunSet Drive torneremo verso le 1900, questa sera andiamo al supermercato e compriamo un po’ di carne di Kudu e Impala da fare alla brace nel barbecue davanti al Bungalow e una bella bottiglia di vino rosso per festeggiare questi tre giorni al Kruger.
Alle 1600 andiamo al SunSet drive, sempre la stesso discorso della sera prima, 3 ore delle quali metà che è giorno e metà che è notte.
Bellissimo vedere quella palla di fuoco chiamata sole scendere piano piano all’orizzonte, è sempre stato un mio sogno vederlo con i miei occhi.
La zona del Satara è quella in cui è più facile vedere i felini: Leoni, Leopardi e Gheopardi ma noi non riusciamo a vederli nemmeno in lontananza.
Comunque riusciamo a vedere mandrie di Zebre, Gnu e Bufali che dormono tutti insieme per difendersi meglio dagli attacchi notturni dei felini.
E poi iene, sciacalli, gufi, ippopotami, lepri e la genetta.
A parte il freddo, anche perché il bus è aperto e la temperatura si aggira sui 10°, è un esperienza davvero unica e stupefacente, vedere tutti questi animali a qualche metro da te, piccoli o grandi che siano.
Torniamo al Satara Rest Camp e ci mettiamo a cucinare al barbecue.
La legna l’abbiamo comprata al supermercato.
Bistecca, salsiccia, un po’ di vino e rimaniamo ore e ore a guardare le stelle, miliardi di stelle con ululati, barriti, ruggiti, strilli e suoni che vengono dalla parte opposta della recensione.