EGITTO 5° La Sfinge: storia, enigma e mistero – G°2 mattina
LA SFINGE
Attaccate alle 3 Piramidi si trova la Sfinge, chiamata anche Ab I-Hol, “il padre del terrore”, è situata all’inizio della Piana di Giza, dove c’era ingresso di Tebe.
La statua raffigura la “Sfinge” o androsfinge, una creatura mitologica dal volto umano e dal corpo di leone accovacciato, un ibrido tra il felino più potente al mondo e l’essere più intelligente.
Una statua colossale, considerata la più grande statua monolitica al mondo, costruita in pietra calcarea, sull’affioramento della roccia, durante la costruzione delle piramidi.
La sua simbologia è tutt’ora sconosciuta, la sua forma non ha nessun riferimento religioso o mitologico, in nessuna cultura, tantomeno in quella Egizia.
L’archeologia ufficiale ancora non conosce il vero autore della statua, si dice che l’abbia fatta costruire nel 4.500 a.c. Chefren o come veniva chiamato Userib insieme al padre.
Altri dicono che sia stata Cheope.
L’unica cosa certa è l’impossibilità di datarla.
Lunga 73 metri, alta 20, larga 20 con la testa di 4 metri, la barba è stata aggiunta solo 1000 anni dopo, cosi come la stele sottostante.
Situata alle spalle della Piramide di Chefren, della IV dinastia, la più gloriosa e importante di tutta la storia Egizia.
All’interno ci sono passaggi nascosti, stanze e cunicoli segreti tra cui la stanza delle regine con la mitica biblioteca situata sotto la statua.
Quando la necropoli fu abbandonata la statua fu ricoperta di sabbia fino alle spalle, fu dissotterrata una prima volta nel 1400 a.c. e fu di nuovo ricoperta e dimenticata fino al 1850 quando fu riportata definitivamente alla luce.
Molti ipotizzano che la testa e il corpo siano stati fatti in 2 periodi diversi nel 10.500 a.c.
La sfinge guarda perfettamente a oriente, dove sorge il sole e dove nel 10.500 c’era la costellazione del sole, da cui deriverebbe la figura dell’animale.
L’Enigma della Sfinge (il primo indovinello di cui si ha traccia per iscritto)
“Qual è l’animale che al mattino ha quattro zampe, a mezzogiorno ne ha solo due e alla sera tre?”
In tanti provarono a rispondere ma nessuno vi riuscì. Chi sbagliava pagava con la vita e veniva divorato dalla belva. Creonte, il re di Tebe, disperato per questa strage in cui morì anche suo figlio Emone, sancì un bando in cui dichiarò che chiunque avesse indovinato avrebbe ereditato il regno e la mano di Giocastra, sua sorella.
Edipo corse il rischio e quando la Sfinge recitò il suo enigma lui rispose:
“E’ l’uomo. Da bambino si trascina sulle mani e sui piedi, diventato grande, cammina sui due piedi e infine da vecchio si appoggia sul bastone”
Risposta esatta. A Tebe non c’era più posto per la Sfinge, che decise così di suicidarsi lanciandosi dal monte Citerone. Edipo divenne re di Tebe e sposò Giocastra, sua madre.