SINGAPORE 4° Singapore cosa abbiamo fatto la sera
Singapore cosa abbiamo fatto la sera
Un oretta di sonno, doccia e via riusciamo, sono le 19, prendiamo la metro e torniamo al Marina Bay Center.
Qualche ora prima di giorno, il primo impatto è stato forte ma di notte è qualcosa di fighissimo, la vista dello SkyLine di Singapore, del suo Financial District, con tutte quelle luci, quei grattacieli immensi di vetro e cemento, l’Hotel del Barina Bay che diventa sempre più alto, la ruota panoramica, le gradinate del percorso del G.P. di Formula1, una visuale da cartolina, capirete subito perché la chiamano anche la Manhattan del Pacifico.
E così ci tocca esaudire l’ultimo desiderio di Gabriele, l’ultimo perché quello di dormire nel super attico del Marina Bay si è trasformato nel dormire in un ovulo di mezzo metro quadrato nell’ostello e quello di fare il bagno nella super mega piscina con visuale da paura nel farsi la doccia nel bagno condiviso senza acqua calda sempre dell’ostello.
Ma è stato chiaro….”voglio andare al Casinò e puntare 200€ in 5 minuti e su questa cosa non transigo”.
Per fortuna che ho io tutti i soldi e carte varie, conoscendolo in 5 minuti non è che si giocava solo 200€ ma tutti i soldi suoi, miei e di Alessio.
Entriamo nel Casino più grande dell’Asia, immenso, tutti Cinesi che fumano e giocano, giocano, puntano, tavolini da 1000, 2000, 3000€ solo per entrare.
Gabriele è impazzito, non gli pare vero, dalla bocca gli esce la bava, dagli occhi quasi le lacrime, sprigiona euforia e gioia che mesa nemmeno la nascita del figlio gli aveva procurato.
Inizia a girare senza meta, così gli dò 50€ ma capisce subito che sia al BlackJack che al Texas non lo fanno entrare.
Rassegnato e dopo avermi mandato 1 miliardo e mezzo di colpi in Cinese punta tutto sul suo numero fortunato, il 27 e dopo 1,5 secondi aveva perso tutto.
Usciamo, metro e a cena al Colonial District Quays, il quartiere della movida Singaporiana.
Quartiere a metà strada tra l’alta classe miliardaria e le bancarelle che si trovano in giro.
Intorno al fiume si sviluppano bar, pub, discoteche e ristoranti di tutte le nazionalità, Italiana, Spagnola, Messicana, Giapponese, Turca, il posto è molto alla moda come i prezzi alti rispetto alla qualità molto bassa.
Una delusione allucinante, 3 panini e 3 birre piccole a 50€, un po’ di musica, tutte coppiette in viaggio di nozze e qualche altro turista, lontano anni luce dal nostro mondo Backpacker.
Torniamo verso le 23 all’ostello, compriamo 6 birre da ’66 al 7eleven al costo di 5€ l’una, la goccia che ha fatto traboccare il bicchiere, va bene il caldo, va bene che si può fumare solo in un metro quadrato peggio dei carcerati e dei campi di concentramento, va bene tutto, ma la birra, che ne beviamo a litri non può costare così tanto.
Decidiamo all’unanimità di SCAPPARE da Singapore, domani si va in Malesia, non prima però di aver fatto una mega dormita a 10gradi negli ovuli dell’ostello.