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Dall’aeroporto di Agadir, con il minibus da 8 prenotato tramite l’hotel, arriviamo a Taghazout in un ora verso le 17.

Il panorama che si scorge appena si entra al villaggio è sconvolgente e ci fa battere subito il cuore.

Il panorama che si ha appena si arriva nel villaggio

Posiamo gli zaini in camera e usciamo subito.

Taghazout è un villaggio berbero sull’oceano Atlantico nel sud-ovest del Marocco.

Entrato nei circuiti “turistici” dagli anni sessanta, da quando fu preso come base per esplorazione della parte meridionale del Marocco.

Qui i primi backpacker – hippy trovarono tutto quello che volevano: sole, mare, surf, hascisc, relax.

A differenza di Essaouira, molto più famosa, qui le onde sono per esperti e non, il clima è fantastico e il vento è sopportabile e piacevole.

Inizialmente sembra un villaggio sonnolento, ex villaggio di pescatori e di produttori di olio di Argan è oggi uno dei centri mondiali per il surf.

Il villaggio nel più classico stile marocchino è ancora tutto da sistemare o da fare.

In giro ci sono molti lavori, le case sono spesso fatiscenti e in stato di abbandono, le strade tutte piene di buchi.

E’ tutto molto sporco, trasandato, un Marocco turistico di 40/50 anni fa.

Uno di quei classici posti dove quando uno ci tornerà tra una decina di anni vedrà tutto trasformato.

Taghazout

Raggiungiamo la spiaggia sotto la città, anche se è quasi buio ci sono molti surfisti.

Ragazzi e ragazze da tutto il mondo

C’è ci chi beve, chi fuma, chi balla, chi legge.

Da qui prendiamo la strada pedonale che costeggia il mare e dove ci sono i locali locali turistici – occidentali.

Taghazout

La spiaggia sotto al villaggio

Qualcuno offre anche birra e alcol ma con prezzi abbastanza alti.

Ci fermiamo a mangiare al ristornate Bellavista, purtroppo non rimaniamo molto convinti e entusiasti.

Dopo una bella passeggiata torniamo in hotel situato nella parte vecchia.

La mattina ci svegliamo, facciamo colazione e usciamo.

La città è piccola e si capisce che è paradiso per i surfisti dai tantissimo negozzietti che affittano tavole e attrezzature varie.

Trascorriamo la mattina passeggiando per la sua baia e giocando a bordo mare.

Taghazout

Sabbia finissima e onde che sembrano non avere una fine.

Spiagge di 7-8 km circondate dalle montagne del grande Atlante, bagnate dal sole tutto l’anno.

Trova il tuo posto personale da qualche parte lungo i 10 chilometri di spiaggia che corrono tra i due lati della baia.

Agadir è resort, villaggi vacanze e tour organizzati, Taghazout è la patria backpacker.

Penso che se 20 anni fa, nel mio viaggio in Marocco con il mio amico Puccio, fossimo venuti qui, forse non sarei più andato via.

Alle 13 torniamo all’hotel dove ci siamo fatti preparare un classico pranzo Marocco con cous cous e taijne.

Verso le 14:30 prendiamo il minibus sempre prenotato tramite l’hotel (150€ – 8 persone) e dopo aver attraversato le foreste di Argan e gli eucalipto arriviamo dopo 3 ore alle 17:30 a Essaouira.

MAROCCO 1° Partenza per il viaggio in Marocco con i bambini - G°1
Essaouira - La città Africana del vento
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