MALESIA 22° Escursione al Taman Negara Backpacker – G°11
Taman Negara Backpacker
Dopo il temporale della notte, la mattina ci svegliamo che c’è il sole, 30 gradi ed un umidità pazzesca.
Andiamo a fare colazione sempre nelle chiatte al “Liana Restaurant” a base di Roti Canai e poi prendiamo il piccolo battello per attraversare il fiume a 0,25€ per arrivare all’entrata del Parco che è anche l’entrata del resort “Mutiara Taman Negara”, unica sistemazione per dormire all’interno del Parco.
Piccola parentesi, il Mutiara Taman Negara è un resort con le sistemazioni per dormire che sono più di 100 Bungalow – Chalet, molto belli devo dire, in legno in mezzo alla giugla vicino al fiume, i prezzi cosi come per il ristorante al suo interno sono molto alti rispetto a quello che si può trovare a Kuala Tahan, calcolate che ogni bungalow sta più o meno a 100€.
Al suo interno c’è anche la biglietteria con l’ingresso del parco.
Dopo la parentesi, torniamo a noi, per visitare il Taman Negara avete due scelte:
1) Rivolgervi ad un agenzia, per farvi accompagnare
2) Andare nella giugla per conto vostro, anche perchè buona parte del percorso che le guide vi fanno fare per le escursioni di una giornata è fatto su una passerella, tutto segnato, con molte indicazioni e oltretutto all’ingresso vi danno una mappa – cartina con tutto il percorso, distanze e tempi.
Ritorniamo a noi, arriviamo all’ingresso, passiamo senza che nessuno di dica niente, tanto il biglietto costa 1€, prendiamo qualche mappa e iniziamo il nostro tour autogestito.
Seguendo le indicazioni, passeggiando lungo un sentiero a passerella sotto alberi altissimi, arriviamo al Canopy Walk, una serie di ponti tibetani pedonali in legno sospesi tra alberi a 45 metri di altezza in mezzo alla foresta, una delle attrazioni più conosciute, turistiche ma anche fighe del parco.
Anche se dicono che è sicuro, a noi un pò di paura ce l’ha messa anche perchè è abbastanza lungo.
Finito il Canopy, sempre seguendo il sentiero e i pochi turisti che ci sono, in un oretta arriviamo a Teresk Hill, nel punto più alto da dove si ha una vista mozzafiato del Parco.
Da qui abbiamo dobbiamo scegliere se ridiscendere da dove siamo venuti o prendere un sentiero, non tracciato, che si vede si e no che in 6-7 km ci dovrebbe riportare all’ingresso.
Cosi ci buttiamo a capofitto in discesa, come dei piccoli Indiana Jones, tra una delle foreste vergini e primarie più vecchie al mondo con i suoi 130 milioni di anni, ci immergiamo completamente nella sua biodiversità unica in uno degli ecosistemi più complessi e ricchi che ci siano.
Piante, fiori, uccelli, serpenti, rettili, rane, pipistrelli, roditori, pesci di acqua dolce, mammiferi tra cui la Tigre della Malesia, il Rinoceronte di Sumatra, l’Elefante Asiatico (difficilissimi da avvistare), Tapiro, tutto questo è intorno a noi ma a parte le piante altissime e l’umidità che sarà stata del 200% non vediamo niente anche perchè siamo presi nel seguire quel piccolo sentiero che ci dovrebbe portare all’arrivo che ogni tanto scompare e ricompare decine di metri più in là senza una logica precisa.
A parte qualche gruppetto di ragazzi che si ritorna perchè ha paura di perdersi più ci si addentra, siamo solo noi, che imperterriti andiamo avanti, finchè dopo due ore quasi a correre arriviamo senza problemi al punto di partenza, siamo partiti alle 8, sono le 14, 6 ore, da soli i mezzo al Taman Negara, ne valeva proprio la pena.
Riprendiamo il battello torniamo al vilaggio e davanti a un mega panino e tre belle birre ghiacciate ci gurdiamo e ci diciamo:
E ora? E ora Kuala Lumpur
E quando? Dopo la birra e una doccia