MADAGASCAR 14° Da Ifaty a Tana, un errore quasi fatale
Da Ifaty a Tana, un errore quasi fatale
Testardamente e non sentendo i consigli che ci avevano detto, decidiamo di tornare a Tana in macchina e non con l’aereo da Toliara che ci avrebbe impiegato un ora al costo di 100€.
Non è tanto il prezzo che ci fa prendere questa decisione ma il fatto che non vogliamo trascorrere gli ultimi 4 giorni solamente a Tana ma preferiamo vedere il paesaggio del Madagascar.
Partiamo cosi di mattina e ci facciamo due giorni e mezzo di macchina, fermandoci solo a pranzo lungo la strada (in certi bettole locali, dove la dissenteria è all’ordine del giorno) e quando fa buio per dormire.
Il viaggio è massacrante, dopo il viaggio di andata, farsi il ritorno cosi è un pò troppo. Oltretutto Valeria incomincia a star male e la stanchezza inizia a prendere anche me.
Ci fermiamo a dormire la prima notte a Fianaratsoa e la seconda a Anstirabe.
Pero vediamo certi paesaggi che mai prima d’ora avevo visto, con quel rosso fuoco che avevo visto solo sui documentari e ci fermiamo a vedere una raffineria artigianale di Rum, dove è più quello che bevono al momento che quello che imbottigliano.
L’ultima sera ad Antsirabe, Valeria sta troppo male per venire a cena cosi vado con Remi e gli offro la cena.
Mi racconta un pò la sua vita, mi dice che è sposato, ha un figlio, che negli ultimi 3 anni ha imparato l’italiano solo con libri che rimedia e un vecchio dizionario, che mangia riso tre volte al giorno e che gli piace bere e fumare.
Fa molta tenerezza quando lo chiama la moglie e parla con il figlio.
Si può andar in qualsiasi parte del mondo, ma i sogni, le speranze, le paure e i vizi di noi ragazzi sono tutti uguali….