PREMESSA OBBLIGATORIA

Giorno 1°

Giugno 2003, ho 22 anni, ho lasciato l’università e finito da pochi giorni l’anno di militare sull’esercito dove potevo fermarmi mettendo una firma.

Ma qualcosa dentro me mi diceva che non era quello che il destino mi riservava.

E cosi con quei pochi soldi che ero riuscito a mettere da parte, insieme a Puccio un mio amico fin dall’infanzia, decidiamo di tentare migliore fortuna fuori dall’Italia.

E a fine Giugno partiamo per Tenerife in cerca di lavoro.

In 5 giorni sull’isola troviamo casa in affitto a Las Galletas, facciamo tutti i documenti per metterci in regola burocraticamente.

Assicurazione medica, libretto di lavoro, cittadinanza e tempo altri 2 giorni abbiamo anche un lavoro come camerieri a Playa de las Américas.

Quello che volevano, almeno cosi pensavamo.

E invece la sera prima di andare al nostro primo giorno di lavoro, ci guardiamo negli occhi e senza nemmeno parlare ci mettiamo a ridere.

Non ci va proprio di lavorare.

E ora che facciamo? 

Passiamo tutto il mese in giro a Tenerife pensando su come poter passare l’estate che sicuramente sarà l’unica possibilità della nostra vita di fare ciò che vogliamo senza dover pensare al tempo che scorre.

Di soldi ne abbiamo pochi.

Tolte le spese che sosterremo alle Canarie ci rimarranno a malapena 1000€ e nella nostri pensieri si annida subito un pensiero.

L’Africa e il Marocco, facile da raggiungere e da quello che dicono molto ma molto economico.

Tranne queste due cose non conosciamo nient’altro.

Internet è ancora un qualcosa di sconosciuto, cosi come la Lonely e tranne qualche giro per l’Europa non abbiamo nessuna esperienza di viaggi.

Non sappiamo dove dormiremo, cosa mangeremo, cosa ci aspetterà, i luoghi che visiteremo e i i giorni che resteremo.

Andiamo all’agenzia e facciamo un biglietto aereo e il 28 Luglio, scaduto il mese di affitto prendiamo il volo per Siviglia.

Bus per Algeciras e alle 14 e dopo un ora e 16 km di mare in traghetto, arriviamo a Tangeri.

La porta del Marocco e dell’Africa.

Partiamo senza mete, senza prospettive, senza illusioni.

Senza sapere cosa faremo, dove andremo, cosa mangeremo, quanto resteremo, arriviamo con un pò di timore ma senza paura e con tanta adrenalina.

Pronti per un avventura che cambierà, per sempre, la nostra vita.

Con noi solo due zaini da 100 litri pieni di vestiti e cose che baratteremo una a una nel corso del viaggio e un corpo e una mente aperti per qualsiasi situazione che troveremo.

Abbiamo 22 anni, siamo a Tangeri, “la città bianca” e abbiamo tutte le energie dalla nostra parte e per noi è più che sufficiente.

Ps Purtroppo la macchinetta fotografica, di quelle con il rullino, ci si è aperta nel bel mezzo del Sahara di cui abbiamo recuperato solo 10 foto, un rullino lo abbiamo perso e mi ci sono voluti 5 anni per recuperare tra i miei amici le foto della maggior parte dei posti in cui siamo stati.